Strage di Bologna, alla ricerca dei mandanti e dei risarcimenti

mandantiPista palestinese contro P2. Gli opposti schieramenti sulla strage alla stazione di Bologna arrivano particolarmente battaglieri al tradizionale appuntamento con l’anniversario del 2 agosto.

I primi forti di un volume, scritto da Valerio Cutonilli e Rosario Priore, “I segreti di Bologna”, che organizza e mette in ordine tutti i materiali elaborati in anni di lavoro tra commissioni parlamentari, controinchieste militanti e scavi d’archivio per offrire una ipotesi alternativa alla strage fascista. Sull’innocenza di Valerio Fioravanti si pronuncia, con una clamorosa lettera al direttore del Tempo, Francesco Pazienza, proprio lo spione che fu condannato per depistaggio nel processo per la strage. Per aver costruito, con i vertici del Sismi dell’epoca, una falsa pista accusatoria contro i “ragazzini dei Nar” (la cosiddetta operazione “Terrore dei Treni”

I colpevolisti, consapevoli dell’evidente squilibrio della sentenza, che offre un movente debole e un mandante inesistente, danno alle stampe un lavoro collettivo, coordinato da Paolo Bolognesi. “Alto tradimento” in uno strillo di copertina promette “i documenti che provano il ruolo della P2  nei finanziamenti della strage alla stazione”. Al volume dedica un paginone, con la recensione Carlo Lucarelli, la Repubblica.

Dal suo profilo facebook il caporedattore dell’Espresso, Riccardo Bocca, autore qualche anno fa di una summa del pensiero colpevolista “Tutta un’altra strage”,  lancia la fatwa:

Chi nega che la Strage di Bologna sia stata eseguita da Fioravanti e Mambro non solo è ignorante dei fatti e dei documenti (600 mila pagine di carte che ho interamente studiato), ma offende gli 85 morti, i 200 feriti e le loro famiglie, che ancora devono lottare contro i depistaggi. Invece di fantasticare, invito tutti – non solo nell’anniversario del 2 agosto – a chiedere ad alta voce che finalmente vengano svelati i nomi dei mandanti, coperti da protezioni enormi.

Alla cerimonia bolognese di oggi, come da anni, due i temi cruciali: la ricerca dei mandanti, le doglianze per i risarcimenti dei familiari delle vittime, cavallo di battaglia del presidente dell’Associazione e deputato dem, Paolo Bolognesi:

“Fino a oggi l’intenzione degli apparati dell’Inps e dei vari ministeri è stata chiara: creare sconcerto e sconforto nelle vittime, sperando, invano, in una loro rinuncia. Se ne facciano una ragione, non molleremo mai. Non rinunceremo mai a lottare contro l’ingiusta e vergognosa mancanza di rispetto con cui lo stato ha trattato i feriti e i famigliari delle vittime del terrorismo. Quello stesso Stato, però, ha trattato coi guanti di velluto gli esecutori materiali della strage alla stazione centrale di Bologna, concedendo loro benefici immeritati e non impegnandosi minimamente nell’esigere il risarcimento dei danni causati da costoro”.

Tra le novità uno striscione della comunità musulmana di Bologna con dietro una decina di rappresentanti venuti a testimoniare solidarietà contro il terrorismo. Più nutrita la delegazione del Nodo antifascista, presente con una ventina di militanti, secondo la Repubblica.

Colgo l’occasione per segnalare il lungo dibattito sviluppato, negli scorsi anni, su Fascinazione, a proposito della pista palestinese:
1a parte
2a parte

 

Ugo Maria Tassinari è l'autore di questo blog, il fondatore di Fascinazione, di cinque volumi e di un dvd sulla destra radicale nonché di svariate altre produzioni intellettuali. Attualmente lavora come esperto di comunicazione pubblica dopo un lungo e onorevole esercizio della professione giornalistica e importanti esperienze di formazione sul giornalismo e la comunicazione multimediale

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