Moro, il convegno saltato: una tenaglia tra Pd e familiari delle vittime

scalzoneIl prossimo 12 maggio presso palazzo San Macuto a Roma si sarebbe dovuto tenere un importante convegno. L’on. Lavagno, il deputato di Sel membro della commissione Moro che ne era stato l’organizzatore ha improvvisamente cancellato l’evento, in preparazione da mesi, a pochi giorni dalla sua effettuazione. Le cause sono tuttora oscure. Si rincorrono due ipotesi, una di Giovanni Bianconi sul Corriere di oggi che cita una non ben precisata opposizione da parte dei famigliari delle vittime, l’altra di Paolo Persichetti, uno dei relatori , che invece parla di indebite pressioni politiche.  Un vero peccato. I lavori del pomeriggio avrebbero dovuto essere introdotti da Manlio Milani.

Così Alessandro Smerilli sulla pagina facebook “Processo per la strage di Brescia”.  Verrebbe da notare che le due cause eventuali non sono confliggenti, anzi potrebbero avere in qualche misura interagito, ma resta comunque un’obiezione di fondo, in merito alla “tesi Bianconi” (che è persona seria e affidabile e con i familiari delle vittime ha scritto libri e curato attività di divulgazione storica e civile).
Oreste Scalzone può non piacere: per quello che dice, per quello che fa, per quello che rappresenta. Ma se si deve discutere della fine di Aldo Moro ha sicuramente qualcosa da dire, essendo stato tra gli attori in scena in quegli ultimi drammatici giorni del sequestro, nella battaglia con i suoi compagni di Metropoli, i socialisti, i radicali, Lotta continua perché si arrivasse a una soluzione alternativa.  Vuoi vedere, quindi, che il problema è proprio questo: che non fa piacere una testimonianza chiave su una circostanza semplice e precisa. Per salvare la vita ad Aldo Moro sarebbe bastato pochissimo: una firma di Giovanni Leone sotto un atto di grazia individuale che era già pronto. Alla fine  dei conti l’unico vero mistero dei 55 giorni è proprio questo: perché la Democrazia cristiana – che, per dirla con Sciascia, non ha mai avuto prima né avrà mai più il senso dello Stato – ha accettato il diktat del Pci e del Partito della fermezza?
Questa invece la replica di Paolo Persichetti che propone una diversa sintesi:

Nelle prossime ore interverremo con una ricostruzione più ampia dei retroscena che hanno portato all’annullamento del convegno sulla vicenda Moro previsto il 12 maggio a Palazzo san Macuto, per ora voglio solo anticipare che la ricostruzione apparsa ieri sul “Corriere della sera” è vera solo in parte. Dopo il ritiro di Ricci e Milani sotto la pressione delle associazioni familiari che presiedono, annunciato solo nella mattinata di sabato, diversi giorni dopo che era stato dato l’annuncio pubblico dell’incontro, anche Scalzone aveva declinato. La tavola rotonda a quel punto era divenuta priva di senso ed era stata annullata. Del convegno restava la parte storicam che poi aveva dato origine all’appuntamento, ed è quella che è stata presa di mira. Nel primo pomeriggio di sabato 7 dal Pd sono venute pressanti sollicitazioni, ed una “figura istituzionale” di quel partito è intervenuta pesantemente sul deputato Lavagno. Il risultato è stato l’annullamento della conferenza con le relazioni dei ricercatori e storici. Non è l’atteggiamento delle “vittime” che ha fatto saltare il convegno ma la parte storica che non andava bene al Pd, forza politica erede di quelle forze che diedero vita alla solidarietà nazionale e alla linea delle fermezza, cioè del rigor mortis che decretò la pazzia di Moro, l’inautenticità delle sue lettere, il rifiuto di trattare, considerandolo “già morto” – come disse Pecchioli a Cossiga – nelle prime settimane del sequestro. Un nodo indicibile che il Pd non può ancora tollerare!

Ugo Maria Tassinari è l'autore di questo blog, il fondatore di Fascinazione, di cinque volumi e di un dvd sulla destra radicale nonché di svariate altre produzioni intellettuali. Attualmente lavora come esperto di comunicazione pubblica dopo un lungo e onorevole esercizio della professione giornalistica e importanti esperienze di formazione sul giornalismo e la comunicazione multimediale

1 Comment on “Moro, il convegno saltato: una tenaglia tra Pd e familiari delle vittime

  1. Caro Ugo, lo sai benissimo il perché… perché altrimenti la Dc avrebbe lasciato che il Pci fosse percepito dall’opinione pubblica (elettorato) come l’unico partito delle istituzioni: l’unico che rispettava la legge.

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