Ultras, blitz contro ‘Diabolik’: confiscato il marchio di Mr. Enrich
La Guardia di Finanza ha confiscato beni per due milioni di euro a Fabrizio Piscitelli, noto come «Diabolik», lo storico capo della fazione ultras della tifoseria laziale, degli «Irriducibili». Il decreto di confisca, emesso dal Tribunale di Roma – Sezione Misure di Prevenzione, giunge al termine delleindagini economiche e patrimoniali della DDa di Roma avviate in seguito all’arresto dopo una breve latitanza di Piscitelli nell’ottobre del 2013. L’uomo è ritenuto referente, promotore e finanziatore di untraffico internazionale di sostanze stupefacenti provenienti dalla Spagna, che venivano introdotte nel territorio nazionale tramite «corrieri».
Piscitelli, secondo la Guardia di Finanza, è un soggetto «pericoloso» da oltre 25 anni, «vissuto costantemente all’insegna della prepotenza e della sopraffazione, indifferente ai numerosi provvedimenti di polizia adottati nei suoi confronti» e si è «dedicato al crimine organizzato finanziando numerose importazioni di sostanze stupefacenti». Nel corso della sua «carriera criminale» è stato, anche coinvolto in numerosi procedimenti penali, e nel 2015 condannato per estorsione tra cui quella in danno del Presidente della S.S. Lazio.
I finanzieri hanno anche accertato il notevole tenore di vita di Piscitelli e del suo nucleo familiare, sproporzionato rispetto ai modesti redditi dichiarati. Nel dettaglio, la rete degli interessi commerciali di «Diabolik» era legata soprattutto alla commercializzazione di gadget della sua squadra del cuore, con l’immagine di Mr. Enrich, vecchio fumetto inglese, divenuto simbolo del gruppo degli «Irriducibili». In questa attività erano coinvolte anche la moglie e una delle figlie di Piscitelli. La confisca di oggi ha riguardato il patrimonio aziendale e di beni della società di «commercio all’ingrosso di abbigliamento ed accessori», specializzata nella commercializzazione dei gadget; il marchio commerciale «Mr. Enrich», un immobile di pregio a Grottaferrata (vicino a Roma); una polizza assicurativa; e un conto corrente. Nel 2014, Il Gico della Guardia di Finanza aveva sequestrato a Piscitelli 2,3 milioni di euro in beni a lui riconducibili.
Fonte: La Repubblica
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