8 settembre 1991: la nascita di Meridiano Zero

meridiano zero
una scritta su un muro sopravvissuta ai decenni

Nella mischia, oltre la linea. Metapolitica fuori dagli schemi, dalla parte del torto. Roma 8 Settembre 1991, un quarto di secolo fa. A Villa Celimontana il primo incontro: da un lato lo slancio giovanile di un microscisma inquieto, dall’altro l’incandescente macromagma dell’implosione ideologica.

Risultato?Non ci interessano stupide parodie folkloristiche, dobbiamo abbandonare qualsiasi forma di esaltazione e romanticismo per nuovi e più impegnativi terreni di scontro: le ideologie sono morte!” Dal confino catacombale dell’emarginazione, la via d’uscita suggeriva virate verticali, per affrontare senza complessi d’inferiorità il rapporto col mondo moderno. Quando l’intruso in patria fiutò l’esigenza di puntare al disgelo, senza inibizioni. Fuori il maleodorante Palazzo dell’establishmentsi provò a teorizzare una soluzione aristocratica da Stato Organico, partendo dalla metafora del guerriero-contadino, seminando temi mobilitanti per schivare scenari distopici, oggi più di ieri tremendamente attuali: dominio dell’economia, consumismo destrutturante, mercificazione dell’esistenza, sottomissione alla tecnica nella società del controllo.

Tutto nell’occulto calderone. “Né destra, né sinistra. Le istituzioni sono in decomposizione, non ci interessa la lotta alla partitocrazia.” Due anni dopo i crolli murali di Berlino. Nell’anno della svolta rossa alla Bolognina. A ridosso del tintinnio di manette pel malaffare di Tangentopoli. Quattro anni prima della mutazione governativa a Fiuggi, quando Gianfranco Fini s’era appena ripreso la fiamma del MSI, ai minimi storici col superamento dell’anticomunismo, sprofondata nello sfondamento a sinistra teorizzato dal nazional-popolare Pino Rauti. Proprio qui dentro, nell’ostentata diversità della galassia extraparlamentare romana, i fuoriusciti dal Fronte della Gioventù di alemanniana reggenza (dissidenti sulla guerra del Golfo) sposarono il segno dell’indoeuropea Algiz, braccia levate al cielo, vita a volto scoperto: nel 1991 dirigenti e militanti di un pugno di sezioni osarono svecchiarsi fondando Meridiano Zero, perché “contrari alla manipolazione genetica, in difesa di tutto ciò che è naturale, contro lo sviluppo tecnologico selvaggio”, cibernetico e informatico, uscendo dalle ingombranti gabbie del ‘900, visto che “il neofascismo commemorativo ci è estraneo. Il fascismo e il nazismo ci interessano come fasi storiche rappresentative di valori etici, ma noi ci occupiamo del futuro: siamo solo un gruppo di giovani non omologati alla massa”. (…)

Così Maurizio Martucci ricorda, in un lungo e appassionato post sul suo blog, la storia dei tecnoribelli di Meridiano Zero, una vicenda breve e intensa, che si è consumata in meno di due anni, con il gruppo che si autodissolve alla vigilia dell’entrata in vigore della legge Mancino. Ero ancora abbastanza ignorante di fascisteria e così dovetti aspettare qualche anno, e la pubblicazione del volume in memoria di Lello Graziani, per scoprire l’autenticità di quel tentativo di fuoriuscita dall’ambito soffocante del neofascismo, per inverare la lezione politica di Junger, che fu oggetto delle ultime elaborazioni del fondatore del Movimento politico Ordine nuovo. Meridiano zero fu una fucina di talenti ed evidente fonte di ispirazione della più innovativa esperienza nel decennio successivo, CasaPound. 

Ugo Maria Tassinari è l'autore di questo blog, il fondatore di Fascinazione, di cinque volumi e di un dvd sulla destra radicale nonché di svariate altre produzioni intellettuali. Attualmente lavora come esperto di comunicazione pubblica dopo un lungo e onorevole esercizio della professione giornalistica e importanti esperienze di formazione sul giornalismo e la comunicazione multimediale

3 Comments on “8 settembre 1991: la nascita di Meridiano Zero

  1. Caro Ugo, quanto tempo è passato quanti ricordi fai rivivere tu , parola di alpino e paracatudista… Canzoni retrò a parte sarà il caso che tu ed io ci si riveda al più presto.. anche tra pochi giorni se vorrai poichè mi troverò a passare di li…In verità mi piacerebbe averti ospite nella nostra tana perchè hai lasciato a tutti noi un indelebile e buon ricordo anche quando si parlava di sesso droga e rock and roll. La tua correttezza nella ricostruzione di fatti ed idee per quanto mi concerne è ineccepibile e rispettosa di tante cose che sai e che non vuoi scrivere per il timore di recarmi fastidi di vario genere con vari settori di varie umanità… Motivo questo di riconoscenza e di riconfermata stima. Tuttavia alcuni aggiornamenti ci starebbero tutti e a tale riguardo sono a significarti che il progetto di Meridiano Zero non solo non si è mai interrotto ma ha permeato, e continuerà a farlo, la società civile senza sotterfugi o escamotage … I risultati sono già soddisfacenti, subiamo come logico sia consuete “attenzioni” ed il profilo alto dei nostri “osservatori” è di per se indice di qualità del nostro lavoro. Tra la “fascisteria”, come la chiami tu, esistono anche nel nostro entourage delle eccellenze che sono del tutto disinteressate a far parlare di se e che hanno idee nuove e rivoluzionarie in fase di teorizzazione poichè oramai già abbondantemente sperimentate nella pratica…di questo e di altro mi piacerebbe conversare per rispetto del tuo e del nostro impegno e spero che vi sia presto occasione così da colmare un vuoto temporale che inevitabilmente emerge dalla tua brillante esposizione … la tua scaltrezza, al sottoscritto ben nota e pari alla tua correttezza, non ci impedirà del resto di inoltrarci anche in The other side of de moon…da paraculo a paraculo ti abbraccio con sincerità ed autentico affetto.

  2. Grazie dunque ed a presto … Monolocale con rete wi fi ingresso indipendente accoglienza elegante sincera e raffinata cibo tra l’ottimo ed il superlativo, fumeria di te in tipica atmosfera Istanbul anni 80, maestri vignaioli in attesa di essere giudicati… donne?… non credo e cmq non sono cazzi miei…Ti aspettiamo… Spedisci all’occorrenza un piccione viaggiatore che anticipi il graditissimo arrivo…

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