Il tatuaggio ristilizzato e i falsoni di Sky: #iostoconDiCanio

C’è un aspetto divertente se non propriamente grottesco nella vicenda della censura antifascista scattunoata a Sky contro Paolo Di Canio per il vistoso tatuaggio Dux, ben visibile quando si è presentato in trasmissione con una polo a maniche corte (vedi la foto in basso). Quel tatuaggio in tutta evidenza è il restyling, con un notevole rafforzamento dei tre segni grafici, di quello esibito molti anni fa (ha smesso di giocare dieci anni fa), in una foto che è stata pubblicata centinaia di volte e che nessun giornalista sportivo può decentemente sostenere di non avere mai visto. Ne esistono addirittura diverse versioni, con varie inquadrature. Quella qui a sinistra è pubblicata oggi nell’Homepage del Fatto Quotidiano. I link successivi riportano invece a una foto molto simile e probabilmente scattata nella stessa occasione, per alcuni particolari comuni (la maglietta bianca con scritte, l’angolo tra braccia e spalla, la bocca aperta, la basetta) e pubblicata dal Times  e dal Daily Mail.

Il servizio del Daily Mail risale al 7 aprile del 2013 e ricostruisce la storia della grande aquila tatuata sulla schiena del campione, fissandone la data al 2004 e aggiunge: “Di Canio ha un tatuaggio separato del DUX sul suo braccio, un tributo al leader fascista che era conosciuto come il Duce. Nel suo libro, Il Ritorno, Di Canio dice che i disegni ‘chiaramente mostrano la mia fede politica“. L’articolo del tabloid inglese ha lo scopo di confutare una precedente dichiarazione del popolarissimo calciatore-allenatore, all’epoca in panchina al Sutherland, in cui aveva negato di essere un “politico”.
Vi risparmio, ovviamente, il florilegio in cui l’atleta definisce la propria identità di sostenitore di una ‘destra sociale’, l’amicizia rivendicata con una personalità con Paolo Signorelli, etc. etc.
Io normalmente invoco la libertà di opinione e di espressione per i fascisti. Per Di Canio, atleta amatissimo ben oltre gli steccati della fascisteria per le qualità tecniche e lo stile impeccabile (vedi il rifiuto di segnare a porta vuota perché il portiere avversario è a terra) applico invece il comma Maradona. I grandi sono al di là del bene e del male. Diego era un’artista e quindi poteva drogarsi come gli pareva. Come Hendrix o Morrison. Così Di Canio si può fare e tenere i tatuaggi che vuole… #IostoconDiCanio

Ugo Maria Tassinari è l'autore di questo blog, il fondatore di Fascinazione, di cinque volumi e di un dvd sulla destra radicale nonché di svariate altre produzioni intellettuali. Attualmente lavora come esperto di comunicazione pubblica dopo un lungo e onorevole esercizio della professione giornalistica e importanti esperienze di formazione sul giornalismo e la comunicazione multimediale

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