17-18.3: in memoria di Alina Sánchez e Lorenzo Orsetti
Gianni Sartori ci ricorda due militanti internazionalisti: Alina Sanchez e Lorenzo Orsetti. Caduti a un anno e un giorno di distanza combattendo sul fronte della liberazione del popolo curdo
Sei anni fa, il 17 marzo 2018, perdeva la vita a 32 anni l’internazionalista Alina Sánchez (Lêgerîn Çîya), medico di nazionalità argentina (come Ernesto Che Guevara; lei del resto aveva studiato a Cuba presso l’ELAM). Militante delle YPJ (Unità di Protezione delle Donne) al momento del fatale incidente si stava recando nella città di Hassaké.
Come ricordava l’agenzia Firat News, Alina aveva collaborato attivamente con il sistema sanitario dell’AANES (Amministrazione autonoma del nord e dell’est della Siria ) mettendo in discussione, (attraverso la pratica delle assemblee popolari e della cura dei feriti affidata a tutta la popolazione) il ruolo stesso dei medici. Ritenendo che rappresentano “una delle maggiori forme di potere dello Stato-nazione”. Da qualche anno l’ospedale di Tell Tamer è intitolato al suo nome.
L’anno dopo, quasi nel medesimo giorno (il 18 marzo 2019) cadeva in battaglia il membro delle YPG Lorenzo Orsetti (Tekoşer Piling) combattendo contro le milizie dell’Isis a Baghouz.
Nato nel 1986, Lorenzo aveva preso parte nel 2018 alla difesa di Afrin (invasa dall’esercito turco e dai mercenari jihadisti) con le YPG (Unità di Protezione del Popolo). Aveva poi combattuto anche a Deir Ez-zor (sia con Tekoşîna Anarşîst che con i comunisti turchi del TIKKO e con le unità arabe delle FDS) offrendosi volontario in molte missioni.
Il ricordo di Zerocalcare
Baghouz, estremo presidio dello stato islamico, veniva liberata il 23 marzo 2019, a cinque giorni dalla sua morte, da parte delle Forze Democratiche Siriane (FDS).
Domenica 17 marzo e lunedì 18 marzo gli antifascisti fiorentini lo hanno ricordato con varie iniziative (conferenze, letture, collegamenti con il Rojava…) e una cerimonia nel cimitero monumentale delle Porte Sante, sul colle di San Miniato.
Dove riposano anche Collodi, Gaetano Salvemini, Giorgio Saviane, Vasco Pratolini (quello di “Metello”)…
Gianni Sartori
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