Coppia arabo-americana assalta centro sociale a San Bernardino: 16 morti (compresi loro)
Il numero dei morti continua a crescere nei minuti convulsi della diffusione virale della notizia: tre, dodici, arrivano anche a venti, poi si fissano a quota quattordici, con diciotto feriti. L’assalto di tre “uomini bianchi” (si scoprirà poi che sono stati in due ad agire) con tute mimetiche, passamontagna e kalashnikov, in un centro dei servizi sociali a San Bernardino in California, dove era in corso una festa natalizia a cui partecipavano centinaia di persone organizzata dall’assessorato alla salute, ha provocato una carneficina. Le ultime notizie, poco dopo la mezzanotte, parlano di un blitz contro gli assalitori, intercettati a bordo di un Suv nero in un parcheggio della città californiana.
Non c’è nessun nesso evidente ma il richiamo al raid di pochi giorni fa nel consultorio di Colorado Springs (tre morti, nove feriti) è facile e suggestivo ma poi è chiaro che bisogna guardare al venerdì nero di Parigi e al Bataclan. Nel corso della notte (l’assalto è stato alle 11, corrispondenti alle 20 italiane) si arriva all’identificazione degli autori in una coppia arabo-americana: Sayeed Farouk 28 anni, ispettore dell’assessorato, devoto musulmano, Tashfeen Malik 27. Il fratello di lui è ricercato e poi catturato. Anche se il suo allontanamento e ritorno nell’edificio richiama alla memoria tanti episodi di dipendenti o licenziati “impazziti” che fanno massacri sul posto di lavoro, si rafforza la pista terroristica. Ipotesi confermata dall’uso di pipe bomb nel corso della fuga. E’ ancora presto per una analisi approfondita dell’azione ma gli elementi di analogia con i raid parigini sono forti e inquietanti. Bisognerà ritornarci sopra quando ci sarà qualche elemento in più. Intanto tocca ricordare che, mentre numerosi progetti di attacchi islamici sono stati debellati in fase preparatoria, nel 2015 sono state 355 le sparatorie con un morto, di cui 29 gravi, una ogni 11 giorni.
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