Bologna, settembre 77: l’appello degli intellettuali francesi

Foto Tano D’Amico

Nel momento in cui, per la seconda volta, si tiene a Belgrado la conferenza
Est-Ovest, noi vogliamo attirare l’attenzione sui gravi avvenimenti che si
svolgono attualmente in Italia e – più particolarmente – sulla repressione
che si sta abbattendo sui militanti operai e sui dissidenti intellettuali in
lotta contro il compromesso storico

In queste condizioni che vuol dire oggi, in Italia, “compromesso storico”? Il “socialismo dal volto umano” ha negli ultimi mesi svelato il suo vero
aspetto: da un lato sviluppo di un sistema di controllo repressivo su una
classe operaia e un proletariato giovanile che rifiutano di pagare il prezzo
della crisi, dall’altro, progetto di spartizione dello stato con la D.C. (banche
ed esercito alla D.C.; polizia, controllo sociale e territoriale al P.C.I.) per
mezzo di un reale partito “unico”; è contro questo stato di fatto che si sono
ribellati in questi ultimi mesi i giovani proletari e i dissidenti intellettuali.
Come si è arrivati a questa situazione? Cosa è successo esattamente? Dal
mese di febbraio l’Italia è scossa dalla rivolta dei giovani proletari, dei
disoccupati e degli studenti, dei dimenticati dal compromesso storico e dal
gioco istituzionale.

Alla politica dell’austerità e dei sacrifici essi hanno risposto con
l’occupazione delle università, le manifestazioni di massa, la lotta contro il
lavoro nero, gli scioperi selvaggi, il sabotaggio e l’assenteismo nelle
fabbriche, usando tutta la feroce ironia e la creatività di quelli che, esclusi
dal potere, non hanno più niente da perdere: “Sacrifici! Sacrifici!” “Lama,
frustaci”, “I ladri democristiani sono innocenti, siamo noi i veri
delinquenti!”, “Più chiese, meno case!”.
La risposta della polizia, della D.C. e del P.C.I. è stata senza ombra di
ambiguità: divieto di ogni manifestazione a Roma, stato d’assedio
permanente a Bologna con autoblindo per le strade, colpi d’arma da fuoco
sulla folla.

E’ contro questa provocazione permanente che il movimento ha dovuto
difendersi.
A coloro che li accusano di essere finanziati dalla Cia e dal K.G.B., gli
esclusi dal compromesso storico rispondono: “Il nostro complotto è la
nostra intelligenza, il vostro è quello che serve a utilizzare il nostro
movimento di rivolta per avviare l’escalation del terrore”.
Bisogna ricordare che:

  • Trecento militanti, tra i quali numerosi operai, sono attualmente in carcere in Italia;
  • I loro difensori sono sistematicamente perseguitati: arresto degli avvocati Cappelli, Senese, Spazzali e di altri nove militanti del Soccorso rosso, forme di repressione queste che si ispirano ai metodi utilizzati in Germania;
  • Criminalizzazione dei professori e degli studenti dell’istituto di scienze politiche di Padova di cui dodici sono accusati di “associazione sovversiva”: Guido Bianchini, Luciano Ferrari Bravo, Antonio Negri eccetera;
  • Perquisizioni nelle case editrici: Area, Erba Voglio, Bertani, con l’arresto di quest’ultimo editore. Fatto senza precedenti: la raccolta delle prove viene tratta da un libro sul movimento di Bologna;
  • Perquisizione delle abitazioni degli scrittori Nanni Balestrini ed Elvio Fachinelli;
  • Arresto di Angelo Pasquini, redattore della rivista letteraria “Zut”;
  • Chiusura dell’emittente Radio Alice di Bologna e sequestro del materiale, arresto di dodici redattori di Radio Alice;
  • Campagna di stampa tendente a identificare la lotta del movimento e le sue espressioni culturali con un complotto; incitare lo stato a organizzare una vera “caccia alle streghe”.

I sottoscritti esigono la liberazione immediata di tutti i militanti arrestati, la fine della persecuzione e della campagna di diffamazione contro il movimento e la sua attività culturale, proclamando la loro solidarietà con tutti i dissidenti attualmente sotto inchiesta.

J. P. Sartre, M. Foucault, F. Guattari, G. Deleuze, R. Barthes, F. Vahl, P. Sollers, D. Roche, P. Gavi, M. A. Macciocchi, C. Guillerme e altri.

Ugo Maria Tassinari è l'autore di questo blog, il fondatore di Fascinazione, di cinque volumi e di un dvd sulla destra radicale nonché di svariate altre produzioni intellettuali. Attualmente lavora come esperto di comunicazione pubblica dopo un lungo e onorevole esercizio della professione giornalistica e importanti esperienze di formazione sul giornalismo e la comunicazione multimediale

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