Don Orlando si scusa per il saluto romano nel presente a Vivirito
Rivolgo a tutti il presente post per porgere la mie più sentite scuse per il gesto fatto durante la commemorazione fatta al cimitero sabato scorso. Mi rendo conto di quanto ho fatto esula dalla mia missione da pastore delle anime e perciò non capiterà più.
Così, dalla sua pagina facebook, don Orlando Francesco Amendola, travolto dalla furibonda campagna mediatica per il saluto romano alla cerimonia funebre per Salvatore Vivirito, si scusa per il gesto, ma senza nessuna concessione politica: semplicemente perché il saluto romano esula dalla sua missione sacerdotale. Interessante, infine, la sua posizione ecclesiastica. Perché don Orlando si dichiara sacerdote vetero cattolico della Chiesa nazionale polacca. Il movimento veterocattolico nasce nella seconda metà dell’Ottocento, contro il Concilio Vaticano I e il dogma dell’infallibilità papale e si evolve verso una visione unitaria della comunità cristiana, riconoscendo validi solo i concili che hanno preceduto lo scisma ortodosso. La Chiesa polacca è invece una scissione conservatrice, maturata in America, alla fine del secolo scorso, in rottura con la decisione di ammettere le donne al sacerdozio
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