E’ morto Luigi Novelli. Un operaio romano, da Viva il comunismo alle Br
A dare la notizia, sulla sua pagina facebook, è “Alex Paddy”, un suo antico compagno di lotta e di prigione. Quando si parla della colonna romana delle Brigate Rosse si tende a privilegiare il ruolo di Valerio Morucci e dei compagni delle Formazioni comuniste armate che con lui entrarono. Ma dal punto di vista del peso politico va ricordato quel gruppo di compagni marxisti leninisti di cui lui faceva parte. E la scomparsa di Luigi Novelli ne è triste occasione.
Pur rispettando la regola brigatista dell’ingresso individuale, mantennero una solidità di legame notevole che si andò dissolvendo soltanto alla fine della corsa.
Dalla diaspora di Viva il Comunismo al comitato comunista di Cinecittà, alla brigata di Torre Spaccata. Luigi e i suoi compagni finirono tutti per assumere ruoli di direzione politica. Nella colonna, nei fronti, nella direzione strategica delle Brigate rosse. Luigi, in particolare, fece parte anche dell’esecutivo.
A leggere i nomi, Luigi Novelli, Marina e Stefano Petrella, Marcello Capuano, Francesco Piccioni, Remo Pancelli, Piero Vanzi ci trovi tanta storia della lotta armata romana.
E raccontare oggi i passaggi di Luigi attraverso la cronaca penale e giudiziaria degli arresti, dei processi, delle condanne mi sembra veramente insensato.
La sua storia, dalla militanza proletaria nel suo quartiere al carcere ce la racconta un suo compagno, Francesco Piccioni dalle pagine di “Contropiano“, che potete leggere qui
sono il fratello di gigi ti ringrazio molto del tuo ricordo ineccepibile
lieto che la storia di violenza, terrorismo, istigazione alla dittatura delle Brigate Rosse appartenga ormai al lontano passato