Gli incidenti di Napoli: “Masaniello” Lezzi torna sul luogo del delitto

Una nota dei collettivi dà una versione diversa sulla ragione degli scontri. Le reti studentesche napoletane denunciano in una nota che alcuni studenti dei collettivi che stamattina erano in presidio sotto la prefettura in piazza plebiscito “per protestare per le violente cariche di ieri della polizia dentro l’università statale di Milano, un fatto senza precedenti da molti anni”, sono stati “incredibilmente caricati” dalla polizia.
Durante il sit-in “in piazza – ricostruiscono i collettivi – sono passati alcuni nazifascisti di Forza Nuova che hanno effettuato provocazioni, saluti romani e lanciato un casco contro i manifestanti. A quel punto la tensione è salita e la polizia ha incredibilmente caricato una prima volta gli studenti che manifestavano ferendo un ragazzo a manganellate, poi una seconda fermando alcuni studenti. Che ora forse stanno per essere rilasciati”.
In serata arriva però la secca smentita proprio da Forza Nuova. Questa la sintesi di una nota firmata dal segretario cittadino Vincenzo Stravolo: “Nessun nostro esponente era presente sul luogo degli scontri nè prima, nè durante nè dopo gli eventi”.

Così Repubblica prova a raccontare la vivace mattinata di ieri, nel centro di Napoli, con ripetuti tafferugli tra studenti rossi, cantieristi neri e le forze dell’ordine in blu. Se ne sono viste di tutti i colori, ma anche cose già viste.

Uno dei protagonisti degli incidenti  è stato infatti Salvatore Lezzi, un Masaniello della piazza di destra a Napoli. E’ quindi ha ragione Stravolo a prendere le distanze: sono diversi anni che Lezzi non milita più in Forza Nuova, quasi una diecina. Ma non avevano torto i collettivi a parlare di un’anima nera: le ultime tracce di militanza politica di Lezzi risalgono a un annetto fa, quando si dimise dalla Destra in uno dei tanti conflitti interni che hanno lacerato la formazione di Storace a Napoli e in Campania.

lezziNella plastica foto di Repubblica il massiccio esponente della “piazza nera” è colto in movimento, mentre un amico lo “mantiene” e gli impedisce così di far danni. Un gesto che gli è abbastanza consueto, come potrà facilmente verificare chi avrà la pazienza di vedersi il video sugli incidenti del 4 dicembre 2011, che vedono il nostro eroe avvicinarsi, più o meno nello stesso punto della piazza (e il Plebiscito è bella grande) al vicesindaco di Napoli, Tommaso Sodano. Poi qualche amico prudente, ancora una volta, lo mantiene, impedendogli di aggredire il braccio destro di de Magistris.

Il video della scenetta lo potete vedere qui.

Per chi invece vuole approfondire la figura di Lezzi, segnalo questo post di Fascinazione, che riprende un paragrafo di Naufraghi.

 

Ugo Maria Tassinari è l'autore di questo blog, il fondatore di Fascinazione, di cinque volumi e di un dvd sulla destra radicale nonché di svariate altre produzioni intellettuali. Attualmente lavora come esperto di comunicazione pubblica dopo un lungo e onorevole esercizio della professione giornalistica e importanti esperienze di formazione sul giornalismo e la comunicazione multimediale

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