La strana alleanza di Melito: già litigano su tutti i fronti
Ieri pomeriggio ero presente al comitato elettorale di Pietro D’Angelo Sindaco di Melito in quanto candidato indipendente nelle fila della lista “Insieme per Melito” civica composta dall’Associazione Popolo della Famiglia e Terra Nostra.
Durante il suo intervento Nino Simeone Consigliere – Presidente Commissione Infrastrutture Lavori Pubblici e Mobilità Comune di Napoli ha usato più volte la parola “compagni” e rimarcato la differenza che c’è tra loro ed altri che compongono la coalizione che sostengo Pietro D’Angelo. Compagni un par de balle. Io credevo ed ancora credo che per il bene di Melito le differenze ideologiche che ci sono tra le varie componenti che sostengo D’Angelo erano state messe da parte e che l’importante era solo il bene del territorio, ma Simeone è stata la voce fuori dal coro, ritengo che il suo intervento non sia stato corretto verso il sottoscritto e verso chi come me ideologicamente è lontano anni luce dal suo credo politico. Io sono orgoglioso di stare dalla parte “sbagliata” orgoglioso di credere nei valori di DIO, PATRIA E FAMIGLIA quella famiglia che dovrà essere il centro del progetto politico per la rinascita di Melito e dell’Italia intera.
Così, Vincenzo Stravolo, già dirigente napoletano forzanovista e ora candidato indipendente della lista Popolo della Famiglia Terra nostra, contesta le pretese egemoniche della sinistra sull composita coalizione, che sostiene la candidatura a primo cittadino di Pietro D’Angelo, esponente del Movimento dei progressisti Articolo Uno, che è stata presentata nel pomeriggio di mercoledì 17 maggio alla stampa ed all’opinione pubblica di Melito, popoloso comune dell’hinterland partenopeo. Una coalizione che va dalla deputata Michele Rostan, eletta nelle file del Partito Democratico ed approdata al movimento dei progressisti Articolo Uno, a Marcello Taglialatela di Fratelli d’Italia, passando per il Popolo della Famiglia, movimento della destra cattolica guidato da Mario Adinolfi, ed alcune liste civiche, espressioni del territorio.
Una coalizione già litigiosa: perché oltre alle polemiche tra rossi e neri emerge anche uno scontro interno a Fratelli d’Italia. La partecipazione di Marcello Taglialatela all’apertura della campagna elettorale di D’Angelo, non è andata proprio giù a Luciano Passariello, consigliere regionale e membro della direzione nazionale di Fratelli d’Italia Alleanza Nazionale che non condivide l’alleanza contro natura tra il suo partito e la sinistra e definita una «scelta del tutto personale», in antitesi «all’orientamento del partito che non può sostenere un candidato proveniente dalla sinistra».
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