Taranto, condannata a un mese per oltraggio, arrestata responsabile Slai Cobas

slai cobas
Margherita Calderazzi intervistata dalla Voce di taranto

Dopo la condanna nel processo d’appello a un mese di detenzione per oltraggio a pubblico ufficiale, è finita agli arresti domiciliari Margherita Calderazzi, coordinatrice dello Slai Cobas per il sindacato di classe di Taranto. La contestazione riguarda una iniziativa di mobilitazione dei Disoccupati Organizzati Slai Cobas che ebbe il suo culmine nell’aprile-maggio del 2010. Un episodio molto grave perché si è negato a un sindacalista per un reato d’opinione molto lieve l’affidamento ai servizi sociali

“Fu organizzata – sottolineano in una nota il coordinamento nazionale e il coordinamento di Taranto del sindacato di base – una tenda sotto il Comune di Taranto, un punto di autorganizzazione, di unità, di mobilitazione di tutti i disoccupati e i senza lavoro a Taranto; una tenda che divenne nelle settimane successive un luogo di incontro, di iniziativa rivolta a tutta la città, per tutte quelle persone disoccupate che volevano reagire, conquistare un lavoro dignitoso e il proprio futuro”.
I vigili urbani procedettero allo sgombero, “ma trovarono la ferma opposizione – aggiunge la nota – dei Disoccupati organizzati – nello Slai Cobas. L’unica strada per chi vuole imbavagliare le lotte è colpire chi non molla, con ogni mezzo. Margherita fu accusata di aver ’offeso’ uno dei capi dei vigili urbani”.
Citata a giudizio, è stata assolta in primo grado e condannata in appello “per oltraggio a pubblico ufficiale a un mese di detenzione. Nelle motivazioni degli arresti domiciliari – conclude lo Slai Cobas – si citano fatti e altri procedimenti penali a carico di Margherita o sui quali non vi è ancora nessuna condanna e in certi casi neanche un rinvio a giudizio e che comunque non c’entrano niente con lo specifico reato che origina questa condanna di un mese. Questo non è accettabile. Ci si poteva aspettare l’affidamento ai servizi sociali e invece hanno deciso per l’arresto. Ciò è ingiusto e oggettivamente grave, al di là della relativa esiguità della pena”.

Ugo Maria Tassinari è l'autore di questo blog, il fondatore di Fascinazione, di cinque volumi e di un dvd sulla destra radicale nonché di svariate altre produzioni intellettuali. Attualmente lavora come esperto di comunicazione pubblica dopo un lungo e onorevole esercizio della professione giornalistica e importanti esperienze di formazione sul giornalismo e la comunicazione multimediale

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