Giugno 1971, Milano: la lotta per la casa, dallo sgombero di via Tibaldi alla battaglia di Architettura

E’ il 6 Giugno del 1971 quando a Milano irrompono violentemente 4000 agenti della polizia all’interno delle case IACP occupate di via Tibaldi. Durante il brutale sgombero la polizia lancia una massiccia quantità di lacrimogeni. All’interno dell’edificio tra le altre persone si trovava Massimiliano Ferretti; un bimbo di soli sette mesi, malato di cuore ed affetto da bronchite. A farne le spese della violenza è proprio il bimbo che viene colpito da un lacrimogeno e ricoverato d’urgenza alla clinica Mangiagalli, cesserà di vivere poco dopo. Nel mentre le famiglie sgomberate vengono accolte alla facoltà di Architettura occupata dagli studenti, nella quale si sta tenendo un’assemblea.

Lo sgombero di Architettura

Il 9 giugno 1971 le forze di polizia procedono con violenza ad un’ulteriore sgombero, quello della facoltà di Architettura occupata dagli studenti del movimento e dalle famiglie sloggiate da via Tibaldi. Fra gli altri è estromesso anche il preside della facoltà, professor Paolo Portoghesi, che aveva preso le parti degli studenti. Venti studenti vengono arrestati. La morte di Massimiliano Ferretti è un tragico episodio nella vicenda dei baraccati. Avevano occupato abusivamente un caseggiato di via Tibaldi e la polizia li aveva brutalmente allontanati. Si erano rifugiati al Politecnico, nella facoltà di Architettura. Nuovo intervento delle forze dell’ordine e battaglia con gli aderenti a Lotta continua, che avevano accolto i baraccati. Poi, una nuova occupazione e il definitivo sgombero all’alba per essere sistemati in via Della Signora mentre il rettore del Politecnico, prof. Carassa, ha ordinato la chiusura della facoltà.

Il ruolo di Portoghesi

Nell’occupazione di Architettura una parte determinante l’ha avuta il preside professor Paolo Portoghesi. Egli ha dato il permesso ai baraccati di sistemarsi nei locali della facoltà e si è anche opposto allo sgombero di mercoledì scorso. II rettore ha inviato un rapporto su questi fatti al ministero della Pubblica Istruzione che manda tre ispettori. Per chiarire la posizione del prof. Portoghesi, i il Consiglio di facoltà di Architettura ha emesso un comunicato stampa di solidarietà con il prof. Portoghesi e di « aver accettato con piena coscienza la presenza nella scuola dei senzatetto cacciati dalle case Iacp ». Respinge, però, « ogni tentativo di strumentalizzazione degli avvenimenti a fini elettoralistici e riafferma la propria autonomia e responsabilità». II comunicato conclude dicendo che il Consiglio della facoltà di Architettura «respinge pubblicamente il contenuto del rapporto del rettore soprattutto perché è basato su informazioni e false accuse di docenti ».

La ballata di via Tibaldi

Alla tragedia del piccolo Ferretti è dedicata la “Ballata di via Tibaldi” cantata da Virginio Savona, componente del popolarissimo Quartetto Cetra, ma politicamente impegnato nel folk revival degli anni 70

Ugo Maria Tassinari è l'autore di questo blog, il fondatore di Fascinazione, di cinque volumi e di un dvd sulla destra radicale nonché di svariate altre produzioni intellettuali. Attualmente lavora come esperto di comunicazione pubblica dopo un lungo e onorevole esercizio della professione giornalistica e importanti esperienze di formazione sul giornalismo e la comunicazione multimediale

1 Comment on “Giugno 1971, Milano: la lotta per la casa, dallo sgombero di via Tibaldi alla battaglia di Architettura

  1. sono Il fratello di Massimiliano avevo circa 18 mesi in quel periodo.
    vorrei parlarne con qualcuno e fare qualcosa per mio fratello.
    i miei genitori non fecero nulla.
    credo che per farli tacere sulla vicenda gli dessero una casa.
    mia madre non che’ la madre di Massimiliano Ferretti ora è in gravi condizioni fisiche, vive sola, ha 80.
    Saluti Ferretti Fabio

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