Il voto operaio in Austria: un plebiscito per la destra

L’unica eredità che mi ha lasciato la breve esperienza giovanile di militanza nel partito comunista è la consapevolezza che l’analisi del voto è una cosa seria e dalla notevole potenza cognitiva, se fatta a dovere. I primi dati provenienti dall’Austria mi sembrano, in tal senso, assai significativi. Ve li propongo ringraziando l’amico, Vladimir Mandic, che me li ha forniti:

Presidenziali austriache.

Voto operaio: 86% Hofer – 14% Van Der Bellen

Voto universitario: 81% Van der Bellen – 19% Hofer

Uomini under 30: Hofer 58% – Van der Bellen 42%

Donne under 30: Van der Bellen 67% – Hofer 33%

Voto ai seggi: Hofer 51,9% – Van der Bellen 48,1%

Voto postale: Van der Bellen 61,7% – Hofer 38,3%

Risultati definitivi: Van der Bellen 50,03% – Hofer 49,97%

Clamorosa, in tutta evidenza, la contrapposizione tra operai di destra e futuri intellettuali di sinistra, notevole la differenza tra giovani uomini (di destra) e donne (di sinistra). Ne esce l’immagine di un Paese fortemente polarizzato, in cui la divisione a metà quasi perfetta rischia di occultare una realtà in cui invece i diversi segmenti elettorali sono fortemente differenziati al loro interno. Con qualche brivido per chi, come me, è cresciuto nel mito dell’operaio “rude razza pagana” e si rende conto che quella rudezza oggi implica anche un primordiale, feroce odio di classe  verso quello che il leader di Casa Pound, Gianluca Iannone l’altro giorno, citando approssimativamente Marx, ha definito “esercito di sostituzione capitalistica” e che in altri tempi avremmo definito l’esercito industriale di riserva …

Ugo Maria Tassinari è l'autore di questo blog, il fondatore di Fascinazione, di cinque volumi e di un dvd sulla destra radicale nonché di svariate altre produzioni intellettuali. Attualmente lavora come esperto di comunicazione pubblica dopo un lungo e onorevole esercizio della professione giornalistica e importanti esperienze di formazione sul giornalismo e la comunicazione multimediale

1 Comment on “Il voto operaio in Austria: un plebiscito per la destra

  1. Caro Ugo e’ chiaro che quando la sinistra diventa ‘ e lite aristocratica e privilegiata ‘ ( quindi di destra ), le masse assediate degli ultimi , guardano altrove. Che poi i neocapitalisti apolidi , abbiamo tutto da guadagnare nello sradicamento di altre masse su base globale , nel ricambio totale di mano d’ opera , e nella omologazione mondiale di costumi e tradizioni era chiaro già dalla prima Rivoluzione Industriale, dove con la scusa accampata della lotta allo sfruttamento feudale, ben altri modelli di sfruttamento e di sopraffazione, sono stati imposti dai ‘soliti noti’ Niente di nuovo sotto il sole , illuminati da una parte e masse vittime della filantropia anarcotroskista dall’ altra.

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