Diario del terrore.Sono due le vittime dello jihadista australiano

curdi1 agosto Camion bomba contro compound a Kabul: 3 morti.
3 agosto: Autobomba islamista uccide 28 soldati a Bengasi.
4 agosto: decapitata nel Sinai la rete locale di Daesh. Ucciso il leader e 40 miliziani.
5 agosto. Sparatoria al mercato in Assam: 14 civili morti
8 agosto. Strage in un ospedale in Pakistan: 93 morti.
E’ ufficiale. Drone ha ucciso capo Isis in Pakistan e Afghanistan e altri 30 comandanti
11 agosto: ucciso in Canada un sostenitore dell’Isis.
12 agosto. Campagna di bombe contro il turismo thailandese: 11 attentati in 5 località, 4 morti.
14-15 agosto. Sì inasprisce il conflitto yemenita. Bombardati una scuola coranica estiva  e un ospedale di Medici senza frontiere.
16 agosto: ribelli curdi attaccano centrale di polizia con autobomba, 6 morti tra cui un bimbo. Scontri in Kashmir: 4 morti, 16 feriti
18 agosto: Raffica di attentati nel Sud Est della Turchia, l’offensiva curda fa 12 morti e circa 300 feriti.
20 agosto. Strage Isis a un ricevimento nuziale in Turchia: 54 morti, quasi cento feriti
21 agosto: sventata in Iraq altra strage di Kamikaze bambino. Un altro fratello si fa esplodere in una moschea sciita: 2 feriti
In Virginia un islamista accoltella due persone invocando Allah
22 agosto: Ucciso in un bombardamento aereo il leader degli islamisti nigeriani. Bruciati vive 8 persone per punire un convertito al cristianesimo
24 agosto: Turista britannica uccisa in Australia da un fanatico islamista.
Assalto all’Universita americana di Kabul: 16 morti 45 feriti
25 agosto Somalia: 10 morti in assalto a ristorante
26 agosto Minatori in lotta uccidono viceministro boliviano
27 agosto Ucciso a Dacca il regista della strage degli italiani
28 agosto Fallita  strage in chiesa in Indonesia
29 agosto  Attentati jihadisti ad Aden (60 morti) e in Iraq (18 morti)

30 agosto  C’è ancora paura in Australia dopo l’aggressione a colpi di coltello in un ostello avvenuta la scorsa settimana. Il 29enne francese Smail Ayad nell’ostello Shelley’s Backpackers a Home Hill, una cittadina sulla costa nordorientale dell’Australia, al grido di “Allah Akbar” aveva ferito a morte un inglese e ferito altre due persone.  Ora c’è una seconda vittima sempre inglese: si tratta di Thomas Jackson, 30enne di Congleton nel Cheshire, che era rimasto gravemente ferito tentando di soccorrere la prima vittima dell’aggressione, la ventunenne Mia Ayliffe-Chung. Ne dà notizia la Bbc. Il giovane è morto all’ospedale di Townsville, sempre nel Queensland, dove era stato ricoverato. Il padre della vittima ha affermato di essere «immensamente fiero» del tentativo fatto dal figlio per salvare la giovane dalla furia omicida del suo aggressore. Ayad, che nel corso dell’attacco aveva urlato “Allah Akbar” sarà ora incriminato di duplice omicidio e del tentato omicidio di un terzo uomo. L’aggressione era avvenuta davanti a trenta persone. Nell’aggressione è rimasto leggermente ferito anche un uomo del posto di 46 anni e un cane è stato ucciso. Il vicecapo della polizia del Queensland, Steve Gollschewski, aveva subito spiegato che l’aggressore si trova in Australia con un visto temporaneo dal marzo scorso. La polizia ha definito l’attacco “senza senso” e dalle prime indagini non è stata trovata alcuna prova che farebbe risalire all’estremismo di matrice islamica l’aggressione.29 agosto
Attentati jihadisti ad Aden (60 morti) e in Iraq (18 morti)
Le milizie jihadiste dello Stato Islamico (Isis) hanno rivendicato l’attentato contro un centro reclutamento di Aden, costato la vita a più di 60 persone: è quanto pubblica l’agenzia di stampa Amaq, organo di propaganda dell’organizzazione terroristica. I feriti sono almeno 60. Il kamikaze ha fatto esplodere un’autobomba in mezzo a un gruppo di nuove reclute: i servizi di soccorso sono ancora impegnati a trasportare i feriti e il bilancio delle vittime potrebbe dunque aggravarsi ulteriormente, secondo quanto reso noto dalle fonti. Aden, riconquistata nel luglio del 2015 ai ribelli sciiti degli Houthi e dichiarata “capitale provvisoria” del Paese, è stata teatro dal novembre scorso di numerosi attentati contro forze di sicurezza e dirigenti politici, alcuni dei quali rivendicati da organizzazioni quali al-Qaida e lo Stato Islamico. Intanto in Iraq un attentatore kamikaze si è fatto esplodere a sud di Baghdad durante una festa di nozze uccidendo 18 persone: lo hanno annunciato funzionari iracheni.

28 agosto
Fallita strage in chiesa in Indonesia
Strage evitata per un soffio in Indonesia. Un aspirante kamikaze dell’Isis non è riuscito a farsi esplodere in una chiesa piena di fedeli durante la messa domenicale, riuscendo solo a ferire il parroco. E l’episodio ha subito evocato l’attacco del 26 luglio scorso nella chiesa di Saint-Etienne-du Rouvray, vicino Rouen, in Normandia, quando due assalitori dell’Isis hanno sgozzato padre Jacques Hamel. Il fallito attentato in Indonesia è avvenuto nel St. Joseph Church a Medan, capitale della provincia di Sumatra: in base a una prima ricostruzione della polizia, un giovane di 18 anni non ancora identificato si è alzato all’improvviso e si è messo a correre verso l’altare dove il prete, Albert Pandiangan, 60 anni, stava celebrando la messa. La bomba che aveva nello zaino non è esplosa, ma ha solo preso fuoco. Questo però non lo ha fermato: il 18enne ha tirato fuori un’ascia e ha colpito il parroco ferendolo solo ad una mano prima di essere bloccato da un gruppo di fedeli che lo aveva inseguito mentre si lanciava verso l’altare. Il movente dell’attacco non è ancora chiaro, ma alcune persone hanno visto il presunto kamikaze con in mano alcuni simboli che indicavano il suo sostegno ai jihadisti dello Stato islamico. Gli inquirenti hanno messo sotto torchio il ragazzo che ha rivelato loro di aver organizzato il fallito attacco con altre persone, senza però fornire ulteriori dettagli. Tra l’altro, la polizia ha perquisito la sua abitazione alla ricerca di eventuali altri ordigni, ma al momento non è stato trovato nulla.

Ucciso a Dacca il regista della strage degli italiani  
27 Agosto Il “regista” della strage di Dacca, l’attacco al ristorante Gulshan in cui lo scorso primo luglio morirono 22 persone tra le quali 9 italiani, è rimasto ucciso in una sparatoria con la polizia a Narayanganj. Lo hanno annunciato le autorità bengalesi specificando che lo scontro a fuoco in cui è rimasto ucciso Tamim Ahmed Chowdhury, insieme ad altri due terroristi, è scoppiato dopo che le forze anti-terrorismo hanno fatto irruzione nel covo in cui si nascondeva nella località a circa 20 chilometri ad est di Dacca.

Minatori in lotta uccidono viceministro boliviano
26 agosto 2016 Il vice ministro dell’Interno boliviano, Rodolfo Illanes, è stato picchiato a morte dopo essere estato sequestrato da minatori in sciopero e oltre cento persone sono state arrestate dalle autorità che promettono di punire i responsabili. “In questo momento, tutto indica che il nostro vice ministro Rodolfo Illanes sia stato brutalmente e codardamente assassinato”, ha dichiarato il ministro del Governo, Carlos Romero, in commenti diffusi dai media. Le proteste dei minatori boliviani sono diventate violente questa settimana, dopo che un’autostrada è stata bloccata. Due lavoratori erano stati uccisi da spari esplosi della polizia, mentre 17 poliziotti erano rimasti feriti. La Federazione nazionale delle cooperative minerarie della Bolivia, organizzazione ombrello che raccoglie più di 400 cooperative del settore, un tempo alleata del presidente Evo Morales, ha iniziato lo sciopero indefinito dopo che i negoziati per alcune modifiche legislative sono falliti. I lavoratori chiedono più concessioni minerarie e minori vincoli ambientali, il diritto di lavorare per compagnie private, maggior rappresentanza sindacale. Il ministro Romero ha dichiarato che Illanes era andato a Panduro, circa 160 chilometri da La Paz, per colloqui con i dimostranti, ma era stato intercettato e sequestrato da alcuni minatori. Il governo, ha sottolineato, sta cercando di recuperare il suo cadavere. Il ministro della Difesa, Reymi Ferreira, in televisione ha detto che Illanesa è stato apparentemente “picchiato e torturato a morte”. Il suo assistente, ha aggiunto, è riuscito a fuggire ed è in cura in ospedale a La Paz. “Questo crimine non resterà impunito, le autorità stanno investigando e un centinaio di persone è stato arrestato”, ha detto ancora.

Somalia: 10 morti in assalto a ristorante
25 agosto Ancora sangue e terrore nella capitale somala Mogadiscio, dove i terroristi islamici filo-Al Qaeda di Al  in serata hanno fatto esplodere un’autobomba vicino all’ambasciata della Turchia e poi hanno attaccato con un commando armato un vicino ristorante sul lungomare antistante la spiaggia Lido, barricandosi al suo interno. Almeno 10 persone sono rimaste uccise. Come riferisce la BBC sul suo sito, la polizia ha reso noto che un’autobomba è esplosa giovedì sera fuori dal Benadir Beach Club, nella zona del Lido, e uomini armati hanno poi fatto irruzione nell’edificio. Le forze di sicurezza hanno detto di aver ucciso 2 attentatori e di averne arrestato un terzo, dopo un’operazione di sei ore nella notte. L’attentato è stato rivendicato dai terroristi islamici Shabaab. All’inizio di quest’anno, un attentato degli Shabaab in un ristorante del Lido di Mogadiscio aveva fatto 17 vittime Nei primissimi momenti era sembrato potesse trattarsi di un attacco contro la Turchia. Ma fonti di polizia, citate dall’Associated Press affermano che chi la guidava l’ha fatta esplodere prematuramente perché fermato dalle forze di sicurezza.

Attacchi curdi contro polizia e kemalisti
25 agosto Ancora atti di violenza politica in Turchia. Tre soldati sono rimasti feriti, nella provincia di Atvin, nell’agguato teso all’autocolonna del segretario del Chp, Kemal Kilicdaroglu. La scorta dell’uomo politico ha reagito sparando a sua volta, e mettendo in sicurezza l’uomo politico, che è rimasto illeso.  In un attacco con un’autobomba vicino a un commissariato di polizia almeno nove morti e una sessantina di feriti a Cizre, nella provincia sud-orientale di Sirnak che ospita una vasta popolazione curda. Secondo l’agenzia di stampa Anadolu, responsabili dell’azione sarebbero militanti del Partito dei Lavoratori del Kurdistan. L’attentato è stato compiuto mentre i soldati turchi sono impegnati in Siria contro l’Isil, ma anche contro i combattenti curdo-siriani che lottano contro il sedicente stato islamico e sono sostenuti dagli Stati Uniti, mentre sono considerati terroristi da Ankara. Il ministro dell’Interno Efkan Ala ha attribuito l’attacco antikemalista al movimento armato kurdo Pkk, da qualche mese operativo anche in questa regione, ma ha escluso che l’obiettivo fosse Kilicdaroglu. Il Chp, erede della tradizione kemalista, è il principale partito dell’opposizione al presidente Erdogan; tuttavia, dopo il fallito colpo di stato, si è mobilitato in difesa delle istituzioni e contro i golpisti

ASSALTO ALL’Universita Americana di Kabul
Si è concluso con l’assalto dei corpi speciali l’attacco all’Università americana di Kabul. Il bilancio è di 16 morti, tra cui alcuni studenti e guardie della sicurezza e 45 feriti, anche se la polizia sta ancora cercando all’interno del campus altri autori dell’attacco. Due di questi sono stati uccisi dalle forze speciali. All’interno c’erano decine (forse centinaia) di  studenti e molti docenti (anche stranieri) che sono rimasti intrappolati nel campus.

TURISTA BRITANNICA UCCISA IN AUSTRALIA DA FANATICO ISLAMISTA

Una turista britannica di 21 anni è stata uccisa martedì notte per mano di un francese di 29 anni che, secondo quanto riferito dai testimoni, l’ha colpita a morte con un coltello al grido di “Allahu Akbar” (Dio è grande). L’incidente si è verificato in un ostello della gioventù nella cittadina di Home Hill, nel nord est dell’Australia. L’assalitore, che ha agito davanti a una trentina di persone, ha ferito seriamente anche un altro cittadino britannico di 30 anni. Come riporta la stampa locale, l’uomo, poi arrestato dalla polizia del Queensland, avrebbe ripetuto la frase, solitamente pronunciata negli attacchi jihadisti, anche davanti agli agenti. Le autorità australiane, che hanno definito l’incidente “un atto di violenza insensato”, in questa fase delle indagini non escludono “alcun movente, sia esso di natura criminale o politica”. Gli investigatori nel corso di una conferenza stampa a Brisbane hanno riferito che esamineranno eventuali “disturbi mentali o abuso di droghe” alla base del gesto, così come possibili indicazioni di un gesto motivato dall'”estremismo” o dalla “radicalizzazione”. Un australiano di 47 anni, intervenuto per fermare l’attacco, è rimasto ferito in maniera non grave, mentre un cane che si trovava nell’ostello è stato anch’esso colpito a morte. Ferito anche l’assalitore, ora ricoverato in ospedale e guardato a vista dalla polizia.

VIRGINIA, ACCOLTELLA DUE PERSONE INVOCANDO ALLAH

L’Fbi sta indagando su una possibile matrice terroristica nell’attacco ad un uomo e ad una donna, accoltellati sabato sera in Virginia da un uomo che ha gridato “Allah akbar” (Allah è grande). L’aggressore, Wasil Farooqui, 20 anni, è stato arrestato dopo aver chiesto di essere medicato nello stesso ospedale delle vittime. La polizia ritiene che il bersaglio sia stato scelto casualmente e vuole accertare la natura dell’episodio. L’attacco si è verificato in un complesso di appartamenti della contea di Roanoke, mentre la coppia stava rientrando. Testimoni hanno riferito che l’assalitore ha gridato ‘Allah Akbar’ mentre una fonte legata all’indagine ha rivelato che ha tentato di decapitare una delle due vittime, l’uomo. Quest’ultimo però ha reagito e ha lottato mettendo in fuga l’aggressore, poi identificato come Wasil Farooqui, un cittadino americano residente nella stessa contea. Pochi i dettagli sul suo passato. Stando a Abc News, che cita fonti anonime, le autorità federali lo hanno tenuto sotto controllo ”per qualche tempo”. Inoltre aveva viaggiato in Turchia lo scorso anno e potrebbe aver tentato di entrare in Siria. Per ora è stato accusato con due capi di imputazione per ferimento aggravato doloso ma l’Fbi vuole accertare eventuali legami con l’Isis o altre organizzazioni terroristiche o verificare l’ipotesi di un ”lupo solitario” da loro ispirato

UCCISO IN BOMBARDAMENTO AEREO IL LEADER DI BOKO HARAM

Il leader di Boko Haram, Abubakar Shekau, è stato ucciso in un bombardamento aereo dell’Aeronautica nigeriana. Lo ha riferito l’esercito nigeriano secondo quanto riporta l’agenzia ‘Nan’. Il portavoce dell’esercito, il colonnello Sani Usman, ha inoltre riferito che altri tre comandanti del gruppo islamista sono rimasti uccisi a seguito del bombardamento: si tratta di Abubakar Mubi, Malam Nuhu e Malam Hamman. Usman, in un messaggio all’agenzia ‘Nan’, ha precisato che Shekau non figura tra i terroristi morti e che l’espressione “ferito fatalmente”, riportata in un primo momento, che aveva fatto indicare ad alcuni media l’avvenuta morte del leader islamista, andava interpretata come “ferito gravemente”. Il raid aereo è stato condotto mentre i miliziani islamisti erano impegnati nella preghiera del venerdì nel villaggio di Taye, all’interno della foresta di Sambisa, nel nordest della Nigeria.  Vivo orrore per la morte di otto persone bruciate vive in una casa nella città di Zamfara, nella Nigeria settentrionale, da un gruppo di musulmani che inseguivano un giovane studente convertito al cristianesimo accusato di blasfemia contro il profeta Maometto. I fatti risalgono al 22 agosto: gli assalitori hanno raggiunto un’abitazione dove il giovane era stato accolto da un soccorritore dopo essere stato pesantemente percosso, dandole fuoco con le otto persone che si trovavano dentro. Unanime la condanna delle Chiese cristiane nel Paese. In una dichiarazione dell’Associazione cristiana della Nigeria (Can), il presidente della Commissione giovanile dell’organizzazione, Daniel Kadzai, ha chiamato in causa la coesistenza di due ordinamenti in Nigeria: quello  laico della Costituzione nigeriana e la sharia in vigore negli Stati settentrionali a maggioranza musulmana

FERMATO NELL’IRAK CURDO BAMBINO ASPIRANTE KAMIKAZE. IL FRATELLO SI FA ESPLODERE IN UNA MOSCHEA

kamikaze

Si era fatto saltare in aria in un attentato suicida un’ora prima il fratello dell’adolescente arrestato a Kirkuk, in Iraq, prima di azionare il suo giubbetto esplosivo. Lo ha detto il comando della polizia locale, affermando che i due ragazzi erano stati “addestrati e incoraggiati dal padre a compiere azioni suicide”. Il ragazzo arrestato ha 15 anni ed è originario di Mosul. Non si conosce l’età del fratello, che si è fatto saltare in aria in una moschea sciita, riuscendo solamente a ferire due persone.

Un bambino di circa 12 anni è stato fermato nella tarda serata di domenica 21 agosto a Kirkuk, capitale del Kurdistan iracheno, poco prima che si facesse esplodere. Indossava una maglietta del numero 10 del Barcellona, Lionel Messie, e aveva indosso una cintura esplosiva. I media curdi pubblicano le drammatiche immagini del ragazzino bloccato dagli agenti che disinnescano l’ordigno. Sabato un’altra strage a una festa di matrimonio a Gaziantep, in Turchia.

Strage alle nozze di un militante curdo: kamikaze bambino fa 54 morti

Strage a un ricevimento nuziale in Turchia: 54 morti, di cui 29 giovanissmi, un centinaio di feriti alle nozze di un militante del partito filo curdo. L’attacco a Gaziantep, al confine con la Siria, si ritiene che sia stato compiuto da combattenti dell’Isis. Lo ha detto, in un tweet, Samil Tayyar deputato dell’Akp per il distretto di Gaziantep, citato dalla Cnn Turk. L’esplosione che ha devastato una sala dove era in corso un ricevimento di matrimonio  è stata causata da un attentatore suicida che ha usato un gilet esplosivo: un bambino di 12-14 anni, accompagnato sul luogo da due adulti che si sono poi dileguati. Decine di ambulanze e soccorritori sono giunti sul posto.

OFFENSIVA CURDA IN TURCHIA: 12 morti, 295 feriti

18 AGOSTO, TURCHIA – Prima l’attacco a Van, poi quello a Elazig e poi ancora quelli nelle province di Btilis e di Hakkari. Nelle ultime 24 ore sono stati almeno quattro gli attacchi in Turchia che hanno colpito le forze di sicurezza nelle zone orientali del Paese con un bilancio complessivo di almeno 12 morti, tra i quali alcuni civili, e 295 feriti. La notte scorsa un’autobomba è esplosa a Van, nell’est della Turchia, vicino a un commissariato di polizia nel quartiere centrale di Ipekyolu. Tre persone, compresi un bambino e un poliziotto, sono morte a causa dell’esplosione e più di 70 sono rimaste ferite. Le autorità hanno attribuito la responsabilità dell’attacco al Pkk, e annunciato l’arresto di un sospetto “terrorista”. Stamani un’altra autobomba è esplosa vicino a una caserma della polizia a Elazig. L’ultimo bilancio – diffuso dal premier Binali Yildirim che si è recato sul luogo dell’attentato – parla di almeno tre poliziotti morti e 217 persone ferite, compresi 85 agenti. Per il ministro turco della Difesa, Fikri Isik, “questo attacco dimostra che il Pkk è uno strumento delle potenze globali”. Nella provincia di Bitlis è finito nel mirino un convoglio militare, colpito dall’esplosione di un ordigno nel distretto di Hizan. Cinque soldati e un paramilitare delle ‘guardie di villaggio’ sono morti, mentre altri sei militari sono rimasti feriti a causa dell’esplosione e di scontri con sospetti ribelli del Pkk scoppiati dopo l’attacco. Le ‘guardie di villaggio’ sono unità composte perlopiù da curdi che collaborano con i militari per il controllo del territorio nel sudest del Paese a maggioranza curda. Nella provincia di Hakkari  due poliziotti sono rimasti feriti in un attacco armato – attribuito dalle autorità al Pkk – contro una caserma nel distretto di Semdinli. Secondo i media filogovernativi turchi da quando nel luglio dello scorso anno il Pkk ha annunciato la fine della tregua oltre 600 uomini delle forze di sicurezza sono morti in attacchi dei ribelli e più di 7.000 “terroristi” del Pkk sono stati uccisi. Per il presidente turco Recep Tayyip Erdogan dietro gli ultimi attacchi c’è l’organizzazione dell’imam Fetullah Gulen, il suo rivale politico numero uno accusato di essere la mente del tentato golpe del 15 luglio in Turchia. ”Non c’è alcuna differenza” tra Gulen, il Pkk e il sedicente Stato Islamico (Is), ha detto Erdogan incontrando una delegazione di ong islamiche al Palazzo presidenziale di Ankara. Per Erdogan Gulen è ”dietro” gli ultimi attacchi in Turchia in termini di ”scambio di intelligence” e ”sostegno”.

KASHMIR CONTINUANO GLI SCONTRI DI PIAZZA: 4 morti, 16 feriti

16 agosto KASHMIR – Nuovi incidenti fra manifestanti e polizia indiana sono avvenuti ieri e oggi nello Stato indiano di Jammu & Kashmir con un bilancio di almeno quattro morti e 16 feriti. Lo riferisce il quotidiano Greater Kashmir Nella sua pagina online il giornale precisa che gli ultimi incidenti, cominciati nel giorno del 70/o anniversario dell’Indipendenza indiana e proseguiti oggi, sono avvenuti nell’area di Beerwah del distretto di Budgam. Sempre oggi un folto gruppo di manifestanti è stato affrontato dalla polizia a Larkipoora Doru, nel Kashmir meridionale, con un bilancio di 12 feriti, di cui quattro con proiettili sparati dagli agenti. Nei 38 giorni di proteste seguiti all’uccisione di Burham Wani, giovane comandante del Hizbul Mujaheddin, sono morte 63 persone, fra cui due agenti di polizia, nonostante il coprifuoco imposto in gran parte dei distretti del Kashmir.

CURDI ATTACCANO CENTRALE DI POLIZIA TURCA. 6 MORTI

16 agosto Ribelli curdi hanno attaccato una stazione di polizia vicino alla città di Diyarbakir provocando una forte esplosione a provocare oggi la forte esplosione. Lo riporta l’agenzia di stampa statale turca Anadolu. Oltre a diverse decine di feriti, tra le vittime dell’autobomba ci sarebbero almeno 6 persone, tra cui 4 agenti di polizia, un civile e un bambino. La settimana scorsa una raffica di attacchi di ribelli curdi contro la polizia e l’esercito nella stessa regione aveva provocato almeno 12 vittime.

YEMEN, 237 MORTI IN 4 MESI, BOMBARDATI OSPEDALE MSF E SCUOLA CORANICA

15 agosto Un ospedale di Medici senza frontiere è stato colpito in un bombardamento nello Yemen del nord e, secondo fonti locali, potrebbero esserci diversi morti e feriti tra il personale e i pazienti. Le testimonianze sul numero delle vittime sono ancora contraddittorie: alcuni testimoni parlano di sette morti e 15 feriti, altre di 20 morti e 15 feriti. La struttura si trova ad Abs nella provincia di Hashah, circa 130 chilometri a nordovest della capitale yemenita Sanaa e a 65 chilometri dalla frontiera con l’Arabia Saudita. Secondo l’agenzia di stampa Efe le vittime sono sei pazienti e un ingegnere che lavorava per Msf che opera nella zona dal 2015. Un testimone, Mustafa Mohamed, ha raccontato che due terzi dell’ospedale sono stati distrutti e che i feriti vengono attualmente curati nell’unica parte della struttura rimasta in piedi. Secondo l’agenzia di stampa Xinhua le vittime sono invece almeno 20 e 15 i feriti. Il raid è avvenuto alle 15,45.

14 agosto Sono più di 200 i morti e 500 i feriti nel conflitto scatenato nello Yemen  negli ultimi quattro mesi. Lo rende noto l’alto commissariato dell’Onu per i rifugiati precisando che il bilancio si è aggravato a luglio e agosto. Le ultime vittime i bambini di una scuola coranica estiva. Almeno 10 bambini sono stati uccisi e 28 feriti oggi nel nord dello Yemen, secondo quanto reso noto da Medici senza Frontiere, nel bombardamento di una scuola per il quale i ribelli sciiti Houthi hanno accusato la coalizione araba a guida saudita. I bambini, tutti compresi tra gli 8 e i 15 anni, si trovavano in una scuola di studi islamici che frequentavano durante le vacanze a Saada, in territorio controllato dagli Houthi

CAMPAGNA CONTRO IL TURISMO IN THAILANDIA: 11 ATTENTATI, 4 MORTI

12 agosto THAILANDIA Bombe in serie contro il turismo in Thailandia. Il bilancio finale è di 4 morti, decine di feriti con 11 attentati in 5 località. Nel primo attacco feriti anche due italiani in modo non grave. Una donna è rimasta uccisa in una doppia esplosione a Hua Hin, popolare località turistica thailandese, la sera di giovedì 11 agosto. Lo riferisce la polizia citata dal Sun. Altre 20 persone risultano ferite, tra le quali alcuni turisti stranieri, almeno tre in gravi condizioni. Gli ordigni erano nascosti in due vasi di piante e sono stati fatti esplodere a distanza con un telefono cellulare, afferma la polizia. Le tv locali in Thailandia parlano molti feriti  stranieri. Il governo ha decretato lo stato di allerta in tutto il Paese.

UCCISO IN CANADA UN SUPPORTER DELL’ISIS

11 AGOSTO/ CANADA-  La polizia canadese ha ucciso un sospetto terrorista che pianificava un attentato suicida in un luogo pubblico: si tratta di Aaron Driver, un canadese di 24 anni.
Driver, che l’anno scorso era stato arrestato per avere appoggiato pubblicamente l’Isis sui social media, é stato ucciso ieri sera durante un’operazione di polizia a Strathroy, una cittadina nell’Ontario meridionale, circa 225 chilometri a sudovest di Toronto. Secondo quanto ha riferito la sua famiglia ai media, scrive la Bbc online, la polizia ha detto che durante l’operazione il giovane aveva fatto esplodere un ordigno ferendo una persona e si preparava a farne esplodere un altro.

STRAGE IN OSPEDALE PACHISTANO: 93 MORTI. UFFICIALE: UCCISO IL CAPO ISIS DELL’AREA

8AGOSTO/PAKISTAN E’ salito a 93 il bilancio dei morti dell’attacco suicida avvenuto stamane nell’ospedale di Quetta, nella regione pachistana del Bulchistan. Lo riferisce il ministro della Sanità locale, Rehmat Baloch, secondo Ary News. Il numero delle vittime è stato riferito al ministro da fonti ospedaliere. La squadra artificieri ha confermato che l’esplosione è stato un attacco suicida e che sono stati usati anche biglie di metallo per provocare più vittime. Sul posto, riferisce Ary News, sono state trovate due gambe e gli inquirenti ritengono che fossero quelle del kamikaze. L’attentato di oggi nell’ospedale di Quetta è il più cruento realizzato nel 2016, sottolineano i media a Islamabad. In particolare, l’emittente Samaa Tv scrive che l’incidente odierno ha superato ampiamente la strage di 75 morti compiuta a Pasqua in un parco giochi di Lahore.
Gli Stati Uniti hanno annunciato che Hafiz Saeed Khan, il leader dello Stato islamico in Afghanistan e Pakisytan, sia morto, ucciso il 26 luglio in un attacco eseguito usando dei droni in una provincia orientale dell’Afghanistan. Lo conferma l’ambasciatore afghano in Pakistan Omar Zakhlwal secondo il quale il terrorista sarebbe stato eliminato insieme ad altri 30 comandanti jihadisti nella zona di Kot nella provincia afghana del Nangharhar. Ex leader talebano, Khan ha prestato giuramento (bayah) al sedicente califfo Abu Bakr al Baghdadi. La notizia della sua uccisione è data dai militari afghani l’8 agosto in seguito a quella che veniva presentata come una non meglio precisata operazione congiunta fra militari americani e afghani.

SPARATORIA AL MERCATO IN INDIA: 14 CIVILI MORTI

5 AGOSTO/INDIA Almeno 14 civili sono morti ed altri 18 sono rimasti feriti quando un commando armato ha fatto irruzione oggi nel mercato di Balajan Tinali dello Stato settentrionale indiano di Assam, sparando sulla gente intenta a fare acquisti. Lo riferisce l’agenzia di stampa Ani. Intervenute sul posto le forze di sicurezza locali hanno ingaggiato uno scontro a fuoco con i terroristi, uccidendone uno. Oltre ad aver sparato sulla gente, i membri del commando hanno anche lanciato una bomba a mano che ha gravemente danneggiato tre negozi.

L’ESERCITO EGIZIO ANNUNCIA: UCCISO IL CAPO DI DAESH NEL SINAI E 40 UOMINI

4 agosto evitto – L’ex movimento Ansar Bayt Al-Maqdis (I partigiani di Gerusalemme) costituisce la rete dell’Isis in Egitto ed è forte di più di un migliaio di attivisti il cui sogno ultimo è quello di attaccare un giorno Israele.L’esercito egiziano ha annunciato l’eliminazione del suo capo, Abou Douaa al-Ansari e di una quarantina dei suoi uomini. Se la notizia dovesse essere confermata, questo sarebbe un colpo importante inferto a questo ramo di Daesh.

AUTOBOMBA ISLAMISTA UCCIDE 28 SOLDATI IN LIBIA

3 AGOSTO/LIBIA A pochi giorni dall’inizio dell’ intervento americano anti-Is in Libia, un attacco suicida con autobomba ha ucciso a Bengasi almeno 28 soldati di Haftar, anti-Is ma legati al Parlamento di Tobruk, ferendone altri 70. Secondo Site, il sito che monitorizza le attività dei terroristi dell’Is, l’attacco sarebbe riconducibile agli islamisti vicini ad Ansar al Sharia.

KABUL, CAMION BOMBA CONTRO COMPOUND: 3 MORTI

1 AGOSTO/ AFGHANISTAN – Una forte esplosione ha scosso ieri sera la capitale dell’Afghanistan, Kabul. Testimoni dicono che la deflagrazione è avvenuta alle ore 1,25 locali (22,55 italiane). I social media aggiungono che l’elettricità è stata interrotta in alcune parti delle città poco prima dell’esplosione. La forte esplosione sarebbe stata causata da un camion bomba contro il Northgate hotel, un compound con sorveglianza armata dove risiedono civili e militari stranieri situato alla periferia della capitale afghana sulla strada per l’aeroporto. Secondo un’emittente afghana c’erano diversi uomini armati in azione nei pressi dell’hotel. La conferma che si sia trattato di un attentato è venuta dalle forze di sicurezza afghane che però hanno negato che nell’esplosione ci siano state vittime tra i militari ospitati nella struttura.. La zona del Northgate hotel è stata isolata dai militari.

Ugo Maria Tassinari è l'autore di questo blog, il fondatore di Fascinazione, di cinque volumi e di un dvd sulla destra radicale nonché di svariate altre produzioni intellettuali. Attualmente lavora come esperto di comunicazione pubblica dopo un lungo e onorevole esercizio della professione giornalistica e importanti esperienze di formazione sul giornalismo e la comunicazione multimediale

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