Azzarà: perché Gianni Vattimo è stato ed è così importante

Gianni Vattimo

Perché Gianni Vattimo è stato ed è così importante – nel bene e nel male, in sintonia con la svolta neoliberale e poi in rivolta da essa – nella storia recente del conflitto delle idee e nell’evoluzione delle forme di coscienza in Occidente?

Tempo fa provai a capirlo con questo libro, che si conclude con una corposa intervista a Vattimo stesso sul postmoderno, il ciclo 68-77 e oltre, il riflusso e tanto altro.

Ancora oggi può essere utile per capire un pezzetto del nostro tempo.

Stefano G. Azzarà, professore associato di Storia della Filofia, con opportuna tempestività, ripropone un suo testo datato. Offre così al dibattito pubblico riflessioni stimolanti sulla grandezza del filosofo scomparso ieri. Tra i suoi argomenti mi ha vieppiù intrigato quello che ho chiamato altrove il paradosso Bernocchi. Il leader dei Cobas era nel ’77 elemento di punta della destra (estrema) del Movimento. Tenendo le sue posizioni dentro un generale slittamento a destra si è trovato all’estrema sinistra…

Gianni Vattimo

Il pensiero debole di Gianni Vattimo

Gianni Vattimo negli anni Ottanta ha dato con il Pensiero Debole la versione italiana della svolta postmoderna-neoliberale che ha accompagnato il riflusso.

Tuttavia, dopo quella fase la realtà è andata così a destra che Vattimo, rimanendo fermo sulle sue posizioni, si è ricollocato all’estrema sinistra. La polemica con Maurizio Ferraris [il suo miglior allievo, ndb] dopo la svolta nuovorealistica di quest’ultimo ne è attestazione. Assieme al giudizio sugli esperimenti di socialismo bolivariano e alla difesa della Palestina.

Il comunismo ermeneutico di Gianni Vattimo

Ma non solo. Quella ricollocazione è stata poi riconosciuta, radicalizzata e elaborata concettualmente nell’idea di “comunismo ermeneutico”.

Diametralmente opposta, ad esempio, la parabola del pensiero di Costanzo Preve. Aveva colto in tempo reale i rischi apologetici del decostruzionismo. Le sue tesi, però, sono finite oggi all’estrema destra, anche a causa di molti suoi pessimi discepoli.

Gianni Vattimo

Le affinità con Laclau

Quella di Vattimo è certamente una posizione diversa dal materialismo storico perché indebolisce il marxismo sul terreno dell’ermeneutica di ispirazione heideggeriana. Questo spiega le affinità con Ernesto Laclau. Tuttavia, sebbene muovendo da una prospettiva distinta, è un’operazione analoga a quella autonoma secolarizzazione e de-mitologizzazione del marxismo che è stata proposta da Domenico Losurdo.

Questo spiega perché i due andassero così d’accordo e fossero tanto spesso insieme nelle stesse battaglie. E si colloca saldamente sul terreno di un universalismo concreto che annienta ogni immediatezza. Sia quella particolaristica, sia quella che ha inficiato l’universalismo stesso da quando le classi subalterne sono state sconfitte.

Un’operazione gigantesca

Vattimo, a differenza di tanti suoi critici, rimane un gigante. A prescindere dal senso intrinseco e dalla fattibilità dell’operazione, il suo sforzo di salvare Heidegger e ancor prima Nietzsche portandoli a sinistra contrasta oggi più che mai con la moda infame di deturpare Marx e Gramsci tentando – inutilmente – di deportarli e disinnescarli a destra. [SGA]

Ugo Maria Tassinari è l'autore di questo blog, il fondatore di Fascinazione, di cinque volumi e di un dvd sulla destra radicale nonché di svariate altre produzioni intellettuali. Attualmente lavora come esperto di comunicazione pubblica dopo un lungo e onorevole esercizio della professione giornalistica e importanti esperienze di formazione sul giornalismo e la comunicazione multimediale

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