In 4mila a Riace, Mimmo Lucano saluta il corteo a pugno chiuso

Affacciato alla finestra di casa col pugno sinistro chiuso: così Domenico Lucano ha salutato le circa quattromila persone giunte a Riace per testimoniare la loro solidarietà al sindaco – ora sospeso – agli arresti domiciliari per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. I manifestanti, dopo aver percorso le strade del paese sotto una pioggia battente, sono giunti sotto casa di Lucano urlandogli “Tieni duro, continua a lottare sempre. In questa battaglia di civiltà non sarai mai solo!”

Il corteo, partito ai piedi del paese, dopo aver percorso le strade di Riace ed avere attraversato la piazza principale, si è diretto sotto casa di Lucano. Alla vista del corteo Lucano è comparso dietro una finestra della sua abitazione, chiusa con una zanzariera, salutando i manifestanti più volte con la mano e commuovendosi. In strada i manifestanti hanno intonato “Bella ciao”. Un gruppo numeroso di migranti, che si trovano a Riace da tempo, ha più volte gridato “Riace non si arresta. Mimmo Lucano libero”. Sotto casa di Lucano, in mezzo al corteo, c’è l’ex presidente della Camera Laura Boldrini. Tra le altre personalità storiche dell’estrema sinistra presenti a Riace Adriano Sofri e Luciana Castellina. Ieri sera, invece, si è recato a casa del sindaco, per esprimere la sua solidarietà, il presidente della Calabria, Mario Oliviero.
Boldrini al corteo per Mimmo Lucano: perché Salvini esulta?
“Il ministro Salvini dovrebbe sapere che c’e’ la presunzione di innocenza, lui che indagato per sequestro di persona aggravato non dovrebbe gioire tanto”. Lo ha detto a Riace l’ex presidente della Camera dei Deputati, Laura Boldrini, ai giornalisti che seguono la manifestazione in sostegno del sindaco Mimmo Lucano: “Magari Salvini dovrebbe darsi un po’ più da fare e gioire per l’arresto di qualche capo di ’ndrina o quando la criminalità organizzata viene sradicata dai territori italiani. Invece gioisce perché Lucano è agli arresti domiciliari. Insomma mi sembra ben poca cosa”.
In mille al presidio milanese a San Babila
Un presidio di solidarietà a Mimmo Lucano, il sindaco di Riace arrestato per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, e’ stato organizzato questo pomeriggio a Milano in Piazza San Babila. Oltre un migliaio le persone che si sono radunate nella piazza, (chiusa per una parte, al traffico sul lato di corso Monforte). Diverse le sigle riunite: Rifondazione Comunista, Liberi e Uguali, Possibile e le associazioni Emergency e i Sentinelli; presenti anche i sindacati di base e i centri sociali tra cui Cantiere e Lambretta. Gli organizzatori della manifestazione sono riuniti sotto le reti “Nessuna persona è illegale”, nata dopo la manifestazione del 20 maggio 2017, e “Milano antifascista antirazzista meticcia e solidale”. Diversi gli striscioni esposti tra cui uno che rappresenta il sindaco riacese stilizzato insieme ad un bambino di colore, con al fianco la scritta: “Quando l’ingiustizia diventa legge, la resistenza è un dovere”. Su un altro lenzuolo è ritratto invece il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, il cui volto è incluso in un divieto d’accesso a fianco alla scritta “No Salvini Day”. Previsto un collegamento con l’analoga manifestazione in corso nel paesino calabrese nel momento in cui verrà letta una lettera inviata proprio da Lucano ai suoi concittadini.
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