E l’Isis apre il fronte russo: uccisi due giovani ceceni
Con un messaggio video diffuso dalla sua agenzia Amaq, l’Isis ha rivendicato l’attacco condotto ieri da “due combattenti” armati di pistole e accette in una stazione di polizia stradale a Sholkovo, vicino Mosca, poi uccisi dagli agenti. Lo riferisce via Twitter Rita Katz, direttrice del Site, sito di monitoraggio dell’attività jihadista online, notando che si tratta della prima rivendicazione dell’Isis di un attacco in Russia. Secondo il quotidiano Kommersant, gli aggressori erano Usman Murdalov, di 21 anni, e Sulim Israilov, di 18 anni: entrambi ceceni. Nel video – fa sapere il Site – i due terroristi, vestiti in tute da ginnastica, uno dei due con il cappuccio sulla testa, dicono, ricolti ai russi, che “questo è solo l’inizio e che molto altro vi sarà inflitto”, affermano di aver “intrapreso la via della jihad su ordine del nostro emiro”, rivolgendo quindi un appello ad altri musulmani perché scelgano anch’essi “questo percorso”.
La polizia russa ha arrestato a Samara un 34enne “cittadino di una repubblica dell’Asia centrale” accusato di legami con l’Isis e di voler organizzare un atto terroristico nella regione del Volga: lo riferisce l’agenzia Interfax citando una fonte nelle forze dell’ordine locali. Durante le perquisizioni, gli agenti avrebbero trovato – tra le altre cose – un kalashnikov e 30 caricatori, cinque ordigni per un totale di 1,8 chili e un giuramento di fedeltà all’Isis.
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