Ora che è morto Provenzano la cella gli devono aprir

Adesso che il cancro se l’è divorato
la cella gli devono aprir

Tocca parafrasare Fabrizio De Andrè  – che al dovere della compassione verso i reietti non si era mai sottratto  – per raccontare la spaventosa morte di di Binnu u tratture. Un feroce assassino a cui alla fine si dovranno arrendere a riconoscere l’indubbio merito storico di aver chiuso la terribile stagione del delirio stragista ed eversivo di Totò Riina, gestendo la fase del disarmo unilaterale e della sommersione mafiosa. In ogni  modo il prolungamento del 41 bis ai danni di Bernardo Provenzano fino all’ultimo giorno, anche se da tempo era ridotto allo stato vegetativo, è una pena disumana contraria allo spirito e alla lettera del dettato costituzionale. E chi ha permesso questa vergogna ne porterà il peso sulla coscienza (ove mai l’abbia…)

Ugo Maria Tassinari è l'autore di questo blog, il fondatore di Fascinazione, di cinque volumi e di un dvd sulla destra radicale nonché di svariate altre produzioni intellettuali. Attualmente lavora come esperto di comunicazione pubblica dopo un lungo e onorevole esercizio della professione giornalistica e importanti esperienze di formazione sul giornalismo e la comunicazione multimediale

1 commento su “Ora che è morto Provenzano la cella gli devono aprir

  1. La domanda è solo una….di cosa aveva paura lo stato? Di certo non c’era pericolo di reiterazione dei reati…..il problema rimane….la lingua…le parole…

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

*

This site uses Akismet to reduce spam. Learn how your comment data is processed.