16 ottobre 1991: nasce a Pomezia la Lega Nazionalpopolare

lega nazionalpopolare

Il 16 ottobre 1991 si svolge a Pomezia l’assemblea di fondazione della Lega Nazionalpopolare. Il leader riconosciuto del nuovo movimento è Stefano delle Chiaie, appena uscito indenne dai due processi per strage (piazza Fontana e Bologna) ma non si tratta di una semplice rigenerazione di Avanguardia nazionale. Il movimento era stato messo al bando nel giugno 1976 e Delle Chiaie dieci anni dopo aveva liberato i suoi camerati dal vincolo associativo. Era la condizione a lui necessaria per rientrare in Italia e chiudere i conti in sospeso con la giustizia italiana affrontando le accuse infamanti di strage.

Una risposta al fallimento di Rauti

Alle origini della Lega, infatti, c’è un documento a tre mani, scritto da Delle Chiaie, l’avocato Menicacci e il rautiano Giulio Maceratini. La componente nazionalpopolare del Msi è in crisi dopo il fallimento della segreteria Rauti e il suo posizionamento antiracheno nella Guerra del Golfo. La nascita della nuova organizzazione era stata anticipata a luglio da “la Repubblica”:

Stefano Delle Chiaie, uno dei maggiori esponenti dell’ estremismo di destra, ha fondato un partito, che si presenterà alle prossime elezioni politiche, la “Lega nazionalpopolare”. Il partito nasce la scorsa primavera dalle ceneri dell’ associazione “Il punto”, fondata dallo stesso Delle Chiaie. A determinare la rottura definitiva col Msi, la fine della segreteria Rauti.
“La Lega – si legge su ‘ Publicondor’ , bollettino del movimento – si prefigge di portare a un eventuale confronto elettorale un progetto alternativo. Rappresenterà un quarto polo contro gli schieramenti democristiani, socialisti e laico-conservatori. Raggrupperà le forze nazionali e popolari che non rinunciano agli ideali di giustizia, di libertà e di sovranità, oggi minacciati dal neocapitalismo finanziario”.

La presentazione a Milano

Il dibattito costituente della LNP aveva coinvolto numerose personalità dell’area, da Giancarlo Rognoni a Maurizio Murelli. Alla fine tra i leader più noti l’unico ad aderire è Tomaso Staiti di Cuddia. Il movimento è presentato a Milano ai primi di dicembre. L’incontro è raccontato così da “la Repubblica”:

Un quadrifoglio in campo bianco con la scritta: “Lega nazional popolare”. Stefano Delle Chiaie, il fondatore di Avanguardia nazionale, imputato uscito assolto dai processi per strage (da Piazza Fontana all’ eccidio di Bologna), cerca di rientrare sulla scena politica puntando “sulla voglia d’ opposizione del paese”.
Giovedì sera Delle Chiaie ha presentato la sua nuova creatura politica a Milano, insieme al deputato ex missino Tomaso Staiti di Cuddia, presidente della neonata formazione.
Nella sala di Palazzo Dugnani c’ erano una sessantina di persone: molti ex militanti del Fronte della gioventù (l’ organizzazione giovanile missina), un paio di ragazzi con la kefiah palestinese al collo, qualche coppia di attempati militanti dell’ ultradestra.
La Lega di Delle Chiaie e Staiti è stata battezzata ufficialmente ai primi di ottobre durante un “forum” di fondazione a Pomezia. Ha l’ ambizione di “collegare i movimenti di protesta senza esasperare i localismi, ma rispettando anche le specificità di ogni esperienza”. Velleità di concorrenza “da destra” con il senatore Bossi?
“Nient’ affatto – ha spiegato Delle Chiaie – Non cadiamo in questa trappola. Gli spazi politici sono diversi. E poi non siamo un movimento di destra”.
“Ben venga tutto quello che sfascia e demolisce questa situazione ormai marcia – ha aggiunto Staiti di Cuddia – La lega di Bossi, le picconate di Cossiga, il Cocer dei carabinieri. L’ importante è che si seppellisca al più presto il cadavere di questo sistema che ormai sta ammorbando l’ aria. Poi, una volta bonificato l’ ambiente del paese, forse si ripresenteranno una destra e una sinistra, ma per ora è fondamentale demolire”.
Delle Chiaie e Staiti hanno annunciato la presentazione della Lega nazional popolare alle prossime elezioni politiche. Secondo i due fondatori il movimento conterebbe, già ora, su un forte radicamento in Campania, Puglia, Basilicata e Sicilia. Quanto al programma politico l’ ex leader di Avanguardia nazionale si è limitato a una lunga sfilza di no.
“Il nostro sogno è ridare a questo paese una vera opposizione – ha detto Delle Chiaie – e del resto la nostra storia giudiziaria è storia di oppositori irriducibili. Siamo contrari a riforme truffa come il premio di maggioranza e il presidenzialismo. Siamo contro un sistema di potere fatto di partiti fantoccio al servizio di potenti interessi finanziari. So che questa può sembrare un impresa folle ma alcuni di noi vengono da un passato di follia, che pure sono riusciti a superare”.

Nell’inverno 1992 la Lega nazionalpopolare aderisce al cartello della Lega delle Leghe per le elezioni politiche (ma alla vicenda elettorale e alla proliferazione di deliri complottisti ad essa connessa dedicherò un post successivo). Nel gennaio del 1993 la Lega nazionalpopolare  tiene a Roma il suo congresso. Tra le decisioni anche il cambio di nome. Il movimento diventa Alternativa Nazionalpopolare. Ecco il dispaccio dell’Adnkronos:

Si è concluso IERI sera il congresso della Lega nazional popolare. Nella relazione finale, Stefano Delle Chiaie – l’ex leader di ”Avanguardia nazionale”, fondatore, nel 1991, del movimento ”Alternativa nazionalpopolare”- ha dichiarato che ”primo impegno per dare vita a un cambiamento reale dovrà essere la creazione di un’alleanza tra le categorie operaie e agricole con le piccole e medie imprese. Progetto, questo sul quale il marxismo ha fallito, e che i nazionalpopolari intendono rilanciare attraverso le proposte sulla socializzazione delle imprese. ‘Alternativa nazionalpopolare’ continuerà nel suo trasversalismo, confrontandosi, senza preclusioni, in tutti quei movimenti che si riconoscono nell’opposizione al modello neocapitalista”.
Tra le altre deliberazioni del congresso, la costituzione di un comitato per portare aiuti nella zona di confine in cui sono stati deportati i palestinesi di Hamas e una serie di incontri pubblici con esponenti della resistenza croata e bosniaca.

Ugo Maria Tassinari è l'autore di questo blog, il fondatore di Fascinazione, di cinque volumi e di un dvd sulla destra radicale nonché di svariate altre produzioni intellettuali. Attualmente lavora come esperto di comunicazione pubblica dopo un lungo e onorevole esercizio della professione giornalistica e importanti esperienze di formazione sul giornalismo e la comunicazione multimediale

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