La polizia spara contro i gilet gialli. Trenta feriti, 720 fermi dopo ore di scontri a Parigi

Sono una trentina le persone rimaste ferite nelle proteste dei ‘gilet gialli’ a Parigi, dove le forze di sicurezza hanno fermato -il bilancio si riferisce a  metà pomeriggio – più di 720 persone, di cui la maggior parte sono state trattenute in custodia e oltre mille sono state interpellate. Tra i trenta feriti, tre sono agenti,  due giornalisti del quotidiano Le Parisien, raggiunti da proiettili di gomma del tipo flash-ball. Uno è stato colpito al collo e uno al 
ginocchio. Uno di loro ha perso conoscenza ed è stato anche brevemente ricoverato in ospedale. “Il poliziotto mi ha detto: ’scusami, puntavo a un altro’”, ha raccontato il giornalista. 

Per Parigi è stata un’altra giornata molto difficile, la quarta da quando sono cominciate le proteste dei ’gilet gialli’. I principali punti di scontro tra la polizia in assetto antisommossa e i manifestanti si sono registrati lungo tutti gli Champs Elysees, ad Avenue Marceau e a Rue de  Courcelles, dove diverse auto sono state bruciate e sono state erette barricate. La polizia antisommossa ha usato gas lacrimogeni, idranti e fatto cariche. In precedenza, c’erano  stati scontri soprattutto nella zona dei Grands Boulevards,  sugli Champs Elysées e sulla tangenziale a rapido scorrimento  della città. 

Scontri anche in provincia, da Lione a Marsiglia

 Oltre Parigi, molte altre città  sono state teatro dei manifestazioni dei gilet gialli, per il quarto sabato consecutivo.
A Marsiglia scontri sono ancora in corso fra manifestanti e giovani casseur sulla Canebiere dopo una manifestazione che si era svolta tranquillamente. La polizia ha effettuato 11 fermi nella regione, 7 a Marsiglia dove si sono svolte contemporaneamente la manifestazione dei gilet gialli (2.000
partecipanti) e la marcia per il clima (10.000 partecipanti).
Nove persone sono state fermate a Lione al termine di incidenti a margine della manifestazione. Scontri e fermi anche a Tolosa, lacrimogeni a Bordeaux.  
Secondo i dati forniti a mezzogiorno dal segretario di Stato, Laurent Nunez, l’appello dei ’gilet gialli” ha mobilitato 31.000 persone in tutta la Francia, 8.000 dei quali a Parigi. Il movimento dei ’gilet gialli’ prende il nome dal giubbotto catarifrangente che si deve sempre portare in auto. Ha preso il via come protesta contro l’aumento delle  tasse sul carburante. Poi si è amplificato come movimento di  ribellione alle politiche del governo. Oggi si accompagna alla richiesta di dimissione a gran voce del presidente, Emmanuel Macron.

Scontri a Bruxelles: cento i fermati

La polizia belga ha stimato in circa un migliaio i gilet gialli che oggi hanno manifestato a Bruxelles e ha proceduto ad un centinaio di fermi  amministrativi. Lo ha reso noto la portavoce della polizia Ilse Van de Keere, stando all’agenzia Belga. Diversi i fermi effettuati prima che iniziasse il corteo. 
I dimostranti si sono radunati intorno alle 11 al Parco del Cinquantenaire dove hanno trovato un primo cordone della forze dell’ordine che ha impedito loro di penetrare a piazza Schuman vicino alla sede della Commissione europea. Ma poco più tardi scontri e tafferugli sono esplosi a rue Montoyer non lontano dalle sedi delle istituzioni europee.

Al lancio di sassi e altri oggetti gli agenti hanno replicato con lacrimogeni e getti d’acqua. Molti gli slogan urlati contro il governo. Alcuni dimostranti
si sono lamentati della reazione della polizia che avrebbe impedito loro di manifestare. Ingente il dispositivo delle forze dell’ordine. Chiusa una stazione della metro e alcuni tunnel al traffico delle auto. 

Per approfondire

Ugo Maria Tassinari è l'autore di questo blog, il fondatore di Fascinazione, di cinque volumi e di un dvd sulla destra radicale nonché di svariate altre produzioni intellettuali. Attualmente lavora come esperto di comunicazione pubblica dopo un lungo e onorevole esercizio della professione giornalistica e importanti esperienze di formazione sul giornalismo e la comunicazione multimediale

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.