In proud and glory di Marcello Colasurdo

Marcello Colasurdo

E’ morto ancora giovane, 68 anni, uno più di quelli che ho vissuto, dopo un lungo periodo di sofferenza Marcello Colasurdo.
Daniele Sepe, che con lui condivise la straordinaria esperienza del Gruppo Operaio e Zezi, ha commentato seccamente, in caratteri ingranditi. “Una brutta notizia”. Un grande musicista, di poche, essenziali parole

Poi, qualche ora dopo, ha pubblicato il video che potete vedere sopra con una sola parola: Marcello.

Due testimonianze militanti

Michele Franco, che è invece antico militante appassionato, prova a restituircene l’essenza:

La voce e le sonorità di Marcello Colasurdo sono state la metrica della classe operaia di Pomigliano!

Più articolato il ragionamento di Vincenzo Morvillo, un militante che da trent’anni scrive di arte e letteratura:

Muore un pezzo di storia della musica e del movimento operaio napoletano. Ci lascia Marcello Colasurdo. Voce storica del gruppo operaio ‘E Zezi. Ebbi il privilegio di conoscerlo durante il mese mariano del 1995. Quando animato dal fuoco della conoscenza e della giovinezza decisi di scoprire tutte le feste e le tammurriate che si tenevano e si tengono in Campania durante il Maggio. Dalla tammorra della Maronna ‘e l’Arco a quella ipnotica di Giugliano con lo zufolo; da Acerra alla travolgente Maronna de’ Galline a Pagani. Marcello era sempre presente. Un trascinatore, una grandissima personalità, una figura di artista unico e completo. Capace di coniugare come pochi, sempre più rari, arte e impegno politico militante e rivoluzionario. Ciao Marcello. Ci mancherai!

A Flobert

Non c’è dubbio che A Flobert è una delle più belle (se non la prima in assoluto) canzoni politiche degli Anni Settanta. Questo video ricorda le vittime di una delle più grandi stragi sul lavoro della storia dell’Italia repubblicana. Ma ci restituisce anche la dimensione politica e culturale di Marcello

Ma la canzone che meglio invera il ragionamento di Michele è la Tamurriata dell’Alfasud

L’aspetto originale e straordinariamente bello dell’esperienza degli Zezi e degli altri gruppi che ne figliano, tipo le Nacchere rosse, più esplicitamente connotate sul piano militante è che il gruppo operaio E Zezi esprime direttamente la grande tradizione popolare contadina e al tempo stesso i nuovi saperi e modi di essere di una classe operaia giovane e rozza come quella dell’Alfa sud di Pomigliano che per anni renderà la fabbrica invivibile dal punto di vista del comando capitalistico come la Fiat dei primi anni 70.

E questo succede proprio perché la classe operaia di Pomigliano sono i braccianti e i contadini dell’agro nolano che diventano cantieristi e fabbricano l’Alfa sud per poi diventare classe operaia senza avere sulle spalle e sui coglioni ( per dirla brutalmente e semplicisticamente) la vecchia classe operaia Pci-Cgil che con il suo orgoglio professionale e corporativo frenerà l’insorgenza dell’autonomia operaia al Nord.

Omaggi a Marcello

Giulio Baffi

Marcello Colasurdo se ne è andato e non ci sarà più la sua allegria, l’energia indomita, franca e polemica, parziale e forte contro ingiustizie e debolezze, la sua sensibilità di artista che si è nutrito di umori plebei facendoli nobili espressioni popolari da vivere e condividere, non ci sarà l’affetto travolgente degli incontri e il suono della sua tammorra a fare battere il mio cuore. Ciao Marcello, indimenticabile e caro guerriero

Alma Megretta

Addio Marcello, è stato un onore collaborare con te e condividere tanti momenti emozionanti e indimenticabili. La tua voce era incredibile, proveniva dal cuore profondo di Madre Terra. Ci mancherai tantissimo ❤️

Istituto Ernesto De Martino

Queste due foto ci sono molto care: sono state scattate il 1 maggio 1993 durante il corteo sindacale qui a Sesto Fiorentino. In una Marcello Colasurdo suona la sua tammorra e nell’altra col megafono annuncia l’evento del pomeriggio: un concerto del Gruppo operario di Pomigliano d’Arco E’ Zezi al Circolo Arci La Costituzione per inaugurare una grande mostra sull’attività del Nuovo Canzoniere Italiano e dell’Istituto Ernesto de Martino. Quel giorno il nostro Istituto cominciava la sua vita sestese; si presentava e come biglietto da visita aveva scelto – Franco Coggiola aveva scelto – proprio quel gruppo musicale che Marcello aveva contribuito a fondare una ventina di anni prima.

Marcello è morto stamattina dopo un lungo periodo di malattia e di difficoltà. I giornali e il web dicono che “è morto il re della tammurriata”, molisano di origine ma protagonista indiscusso della musica popolare campana.

Dopo gli E’ Zezi aveva fondato il gruppo Marcello Colasurdo Paranza e poi con gli Spaccanapoli aveva partecipato al progetto “World music” di Peter Gabriel.

Per noi resta un pioniere del recupero della canzone tradizionale popolare contadina, un protagonista di tante battaglie sociali e politiche nella sua città e in giro per l’Italia, una persona a cui volevamo bene.

Dopo tanti anni gli E’ Zezi torneranno all’Istituto Ernesto de Martino sabato 15 luglio in una giornata tutta dedicata a loro. Sarà l’occasione per un abbraccio collettivo e per alzare al cielo un bicchiere.


Ugo Maria Tassinari è l'autore di questo blog, il fondatore di Fascinazione, di cinque volumi e di un dvd sulla destra radicale nonché di svariate altre produzioni intellettuali. Attualmente lavora come esperto di comunicazione pubblica dopo un lungo e onorevole esercizio della professione giornalistica e importanti esperienze di formazione sul giornalismo e la comunicazione multimediale

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