Fausto e Iaio e le verità soprannaturali di Michela Ponzani
(a.s.-umt) Sul Domani di oggi c’è un editoriale firmato da una storica di professione di nome Michela Ponzani. È un volto noto televisivo, gradevole. I suoi pensieri e le sue considerazioni sono diffuse da una quantità di trasmissioni che si occupano di storia, di politica e di attualità, purché, si capisce, obiettive e politicamente corrette.
Una placida intuizione
Rivedendosi in tv dal divano del salotto deve aver provato l’emozione degli antichi greci quando ritenevano di essere al cospetto di una divinità. Beniamino Placido l’ha capito per primo: quello che appare in televisione è qualcosa più di semplici immagini in movimento. E’ una specie di teofania, una finestra attraverso la quale il soprannaturale entra in casa. E il soprannaturale non mente, anzi possiede la verità in tasca e spesso ce la rivela.
La verità su Fausto e Iaio
Così la giornalista-storica Michela Ponzani si è convinta di aver acquisito il dono e ci ha rivelato perché e chi ha ucciso “di certo” Fausto Tinelli e Iaio Iannuzzi tanti anni fa. Le Brigate rosse, si capisce, come abbiamo fatto a non pensarci prima. Sorprende un po’ per la verità la soprannaturalezza con cui questa storica nonché giornalista tira fuori dalla tasca questa verità che è l’unica a possedere. A onta di tante indagini che sono partite a vasto raggio, nella zona grigia tra spacciatori e fascisti milanesi per poi circoscriversi, per mano di Guido Salvini, e individuare i responsabili del duplice omicidio:
Gli assassini di Fausto e Iaio
Senza esito processuale.
Persichetti: la fonte è Giannuli
Il primo – scrive sulla sua pagina Facebook Paolo Persichetti – ad adombrare un nesso causale tra la morte di Fausto Tinelli e Lorenzo Iannucci, detto Iaio, e la base di Monte Nevoso della colonna milanese delle Br è il famigerato consulente di 13 procure italiane e svariate commissioni d’inchiesta parlamentare Aldo Giannuli, nel volume pubblicato nel 2011, “Il noto servizio, Giulio Andreotti e il caso Moro”, Tropea editore. A pagina 403 del libro, domande 4 e 5, rivolte agli ex delle Brigate rosse, come potete leggere nella foto allegata.
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