Marcello Colafigli di nuovo “blindato” per spaccio
Arrestato Marcello Colafigli, l’ultimo boss della banda della Magliana nel corso di una maxioperazione antimafia. Ad operare i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma. Dalle prime luci dell’alba, nelle province di Roma, Napoli, Foggia e Viterbo, hanno eseguito un’ordinanza del Gip di Roma. Disposte misure cautelari nei confronti di 28 persone. 11 custodie cautelari in carcere, 16 arresti domiciliari e un obbligo di firma. Numerosi i reati contestati. Associazione finalizzata al traffico internazionale di stupefacenti, di tentata rapina in concorso, tentata estorsione in concorso, ricettazione e possesso illegale di armi, procurata inosservanza di pena e favoreggiamento personale.
Il ruolo di Marcello Colafigli
Le indagini sono state avviate quattro anni fa dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma e dirette dalla DDA. Hhanno permesso di raccogliere gravi elementi indiziari. Il sodalizio criminale, con base logistica nella Capitale e operativo nell’area della Magliana e sul litorale laziale, è capeggiato da uno dei promotori storici della Banda della Magliana. Marcello Colafigli , nonostante in regime di semilibertà, era riuscito a movimentare ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti dall’estero. Il boss ha mantenuto rapporti con esponenti della ‘ndrangheta, della camorra, della mafia foggiana e con albanesi.
I capi della banda
Marcello Colafigli, è stato riconosciuto unitamente a Franco Giuseppucci, Enrico De Pedis, Maurizio Abbatino e Nicolino Selis, come uno dei promotori del gruppo criminale noto con il nome Banda della Magliana”. E’ gravato da più ergastoli, E’ stato condannato, tra l’altro, per il sequestro e l’omicidio del duca Massimo Grazioli Lante della Rovere. E come mandante dell’omicidio di Enrico De Pedis.
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