2 febbraio 1950: nasce Barbara Azzaroni

Il 6 marzo ’79 un silenzio cupo schiaccia il centro di Bologna. Bandiere, fiori, una corona: Barbara era una di noi, una comunista. Barbara Azzaroni, ventinove anni. Militante di Prima linea uccisa insieme a Matteo Caggegi, vent’anni, operaio Fiat. Duemila persone partecipano al funerale, sfidano i controlli. Da una Cinquecento l’altoparlante diffonde l’inno di Potere operaio e le parole di un volantino, firmato Il Movimento.
Il movimento di guerriglia è una componente del movimento rivoluzionario. […] Per noi, compagni di Bologna, Barbara non era per nulla clandestina. La conoscevamo e la stimavamo tutti.
Un fotografo riprende i partecipanti. L’ordine è del Partito comunista. Cerchi disegnati intorno ai volti. Frecce. A vent’anni Barbara ha già una bambina. Nel ’70 incontra Maurice. Militano in Potere operaio, frequentano le sedi dell’Autonomia. Nel marzo Settantasette sono nel movimento, ma anche nelle Brigate comuniste, l’area illegale della rivista «Rosso».
Il pomeriggio dell’11 marzo Bologna è un campo di battaglia. Un carabiniere ha ucciso Francesco Lorusso, militante di Lotta continua. La sollevazione prosegue per due giorni. Barbara è nell’università difesa dalle barricate. A settembre partecipa al convegno contro la repressione come militante delle Formazioni comuniste combattenti. LEGGI TUTTO
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